Lazio - ricerca e sviluppo per valorizzare il patrimonio culturale

|Novità|19 marzo 2018

Beni culturali LazioAggiornato il 9 maggio 2018 Più tempo per presentare le domande di accesso al bando della Regione Lazio per nuove tecnologie applicate a Beni e Attività Culturali. A disposizione oltre 23 milioni di euro.

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L’inestimabile patrimonio culturale del Lazio può contare su ben 165 musei tra statali, civici e provinciali e 17 tra università, istituti centrali e organismi di ricerca, mentre le imprese legate alla filiera della cultura e del turismo sono oltre 30mila.

Si tratta dunque di un settore strategico, da tutelare e sviluppare anche in funzione delle opportunità che offre, ma che potrebbe ulteriormente svilupparsi grazie a un nuovo sistema che coinvolga tutte le sue componenti.

Per questo motivo, su iniziativa della Regione Lazio, è stato creato il Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali (DTC), con l’obiettivo di costruire una rete strutturata di rapporti e di collaborazioni tra la ricerca pubblica e quella privata, collegandole al sistema delle imprese.

Per valorizzare e permettere una fruizione innovativa del patrimonio culturale regionale, Lazio Innova ha lanciato un bando che può contare su una dotazione complessiva di 23,2 milioni euro, ora prorogato fino a giugno 2018.

Bando per tecnologie applicate a beni e attività culturali

L’avviso intende sostenere la diffusione di tecnologie innovative per la valorizzazione, conservazione, fruizione e sostenibilità del patrimonio culturale del Lazio.

Si rivolge ai titolari dei beni culturali del Lazio (istituti e luoghi della cultura), siano essi proprietari, gestori o futuri gestori pubblici/privati, che potranno presentare proposte di valorizzazione attraverso l’applicazione e lo sviluppo di nuove tecnologie per i Beni e le Attività Culturali.

Le risorse a disposizione andranno a sostenere le due fasi dell’avviso: 3,2 milioni di euro per la prima fase, di progettazione, e i restanti 20 milioni di euro per la seconda fase, volta alla realizzazione degli interventi.

Risorse che serviranno a rendere fruibili luoghi, percorsi e itinerari reali e virtuali fornendo, al contempo, opportunità di lavoro ai giovani professionisti, possibilità di sviluppo alle imprese del territorio e creazione di nuove destinazioni turistiche.

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Attività e tecnologie ammesse

Gli interventi dovranno riguardare la realizzazione e il successivo utilizzo di una soluzione tecnologica, finanziaria e gestionale innovativa, efficace e sostenibile, che valorizzi uno o più istituti o luoghi della cultura localizzati nel Lazio.

Nel caso appartenessero a soggetti privati, gli istituti e i luoghi della cultura dovranno essere aperti al pubblico al più tardi alla conclusione dell’intervento oggetto di sovvenzione, pena la revoca della stessa.

Le proposte, per essere sovvenzionabili, devono prevedere una o più linee di attività:

  • Ricercare, studiare e sviluppare nuove tecnologie ed infrastrutture che siano in grado di valorizzare e allo stesso tempo far evolvere l’economia legata al settore del Patrimonio Culturale;
  • Sviluppare sistemi di monitoraggio, valutazione e mitigazione dei rischi legati alla sicurezza e conservazione dei Beni Culturali fruibili;
  • Sperimentare nuove forme di spettacolarizzazione dei Beni Culturali e relative modalità di fruizione che avvicinino un pubblico più vasto ai temi della Cultura;
  • Incrementare la domanda del Turismo Culturale attraverso lo sviluppo e la promozione di porte di accesso su web ed App su smartphone e tablet;
  • Stimolare e assistere la produzione di “cultura” da parte di artisti e non, riconoscendo un ruolo primario alla Digital Art, realtà che si presenta in modo frastagliato e multiforme nell’attuale panorama culturale e sociologico;
  • Migliorare l’attrattività degli istituti e luoghi della cultura attraverso l’utilizzo di opere artistiche contemporanee realizzate mediante nuove tecnologie e nuovi materiali;
  • Sviluppare e sperimentare nuovi prodotti, materiali e processi finalizzati alla diagnostica, conservazione e recupero del Bene Culturale.

Le principali tecnologie innovative da realizzare e da applicare sono:

  • Tecnologie innovative per il turismo culturale (virtual reality, augmented/mixed reality, IoT, computer grafica e proiezioni olografiche tridimensionali, multiproiezioni immersive ad alta risoluzione su pareti, soffitto e pavimenti, ambienti multi screen e multisensoriali, ecc.);
  • Sistemi web-gis o assimilabili per la mobilità (tecnologie di prossimità quali bluetooth, beacon, ecc., mappatura e posizionamento outdoor ed indoor con o senza GPS, fotogrammetria digitale, topografia, scansione laser, termografia, ecc.);
  • Progettazione e realizzazione di sistemi integrati di accessibilità e miglioramento della fruizione del patrimonio culturale, anche con riferimento ai diversamente abili (rilievo e stampa 3D nel restauro integrativo, in allestimenti tattili per disabili e bambini e nel merchandising, digital fabrication ovvero uso di tecnologie di rilievo, modellazione e stampa 3D tipiche dei “makers”, ecc.);
  • Soluzioni tecnologiche per la vigilanza, la sicurezza e il monitoraggio (aerofotogrammetria, sensoristica distribuita, utilizzo di droni, ecc.);
  • Ricerca e sviluppo di nuovi modelli, tecnologie e strumenti per una migliore interazione uomo-macchina;
  • Infrastrutture tecnologiche per la sostenibilità dei siti culturali anche tramite fonti energetiche rinnovabili (interazione attraverso gestualità, interazione uomo/computer nella mixed reality, visualizzazione olografica tridimensionale senza l’ausilio di devices, interazioni live tra persone reali e immagini olografiche, ecc.);
  • Tecniche ed interventi per la conoscenza (videogaming, storytelling e linguaggi cinematografici, visual mapping 3D o proiezioni a registro, su superfici di ampie dimensioni, monitor 3D, maxischermi videowall, digitalizzazione di opere ed archivi con scanner planetari o scanner piani e rotativi per grandi formati, progettazione architettonica di strutture scenografiche, design di audio e luci – light art, ecc.).

Aiuti e tempi per la presentazione delle domande

Le sovvenzioni vengono erogate sulla base degli “Stati Avanzamento Lavori”, con eventuali anticipi su fidejussione se previsti dalla normativa vigente.

Gli aiuti hanno natura di contributo a fondo perduto e non possono superare l’ammontare delle spese ammissibili nette ritenute pertinenti e congrue all’esito delle procedure di valutazione. In ogni caso il tetto massimo degli aiuti è di 150mila euro per ogni proposta nella prima fase e 1.500.000 euro per ogni intervento nella seconda fase.

Con la proroga appena approvata i termini per partecipare alla Fase 1 si chiudono il 28 giugno 2018.

Per la Fase 2 potranno essere previste più finestre temporali, sulla base dei tempi per la realizzazione della progettazione prevista nelle proposte ammesse nella Fase 1.