Aggiornato il 2 gennaio 2018. La Legge di Bilancio 2018, in vigore dal 1° gennaio, proroga gli incentivi per le fonti rinnovabili.
Il testo della legge di Bilancio 2018 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2017. Tra le modifiche introdotte dalla Camera dei Deputati e poi confermate dal Senato con l'ok definitivo alla manovra, vi è anche anche la proroga degli incentivi per conseguire gli obiettivi 2020 in materia di fonti rinnovabili, in particolare a favore degli esercenti di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili.
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Incentivi per impianti a biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili
La legge di Stabilità 2016 ha previsto un incentivo pari all'80% di quello riconosciuto dal D.M. 6 luglio 2012 – che stabilisce le modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, diverse da quella solare fotovoltaica, con potenza non inferiore a 1 kW - agli impianti alimentati da biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili, che hanno cessato al 1° gennaio 2016 o cessano entro il 31 dicembre 2016 di beneficiare di incentivi sull'energia prodotta.
Iinizialmente previsto fino al 31 dicembre 2020, l'incentivo è stato poi prorogato di un anno dalla legge n. 18 del 27 febbraio 2017, di conversione del Dl n. 243/2016, meglio noto come decreto Mezzogiorno.
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Manovra 2018: prorogati gli incentivi
La Legge di Bilancio 2018 interviene sull'ambito di applicazione dell'incentivo: il diritto di fruire, fino al 31 dicembre 2021, di un incentivo sull'energia prodotta (in alternativa all'integrazione dei ricavi) potrà essere utilizzato anche dagli esercenti di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili che cessano tra il 31 dicembre 2016 ed il 31 dicembre 2018.
Ulteriormente prorogate le procedure: già la cosiddetta Manovrina, a giugno di quest’anno, aveva prolungato dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2017 il termine entro il quale i produttori di biomasse, interessati dal regime di incentivi disposto dalla Legge di Stabilità per il 2016, devono fornire al ministero dello Sviluppo economico gli elementi per la notifica alla Commissione UE del relativo regime di aiuto, ai fini della verifica di compatibilità con la disciplina degli aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020.
La Manovra 2018 ritarda tale termine di un altro anno (31 dicembre 2018) permettendo ai produttori interessati di avere più tempo per comunicare al MISE – oltre agli elementi necessari a verificare la compatibilità con gli aiuti di Stato - le autorizzazioni di legge possedute per l'esercizio dell'impianto, la perizia asseverata di un tecnico attestante il buono stato di uso e di produttività dell'impianto e il piano di approvvigionamento delle materie prime.
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