160 milioni di euro ai Comuni per costruzione, ristrutturazione, efficientamento energetico e messa a norma degli impianti sportivi.
L'associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) e Credito sportivo siglano un protocollo d'intesa per riqualificare l'impiantistica di base. A disposizione degli Enti locali 160 milioni di euro per la concessione di mutui agevolati per interventi di costruzione, ampliamento, ristrutturazione, efficientamento energetico e messa a norma degli impianti sportivi, compresa l'acquisizione di aree e immobili funzionali alla realizzazione di nuove strutture.
Nel dettaglio, la dotazione di risorse messe in campo dal Credito Sportivo prevede 60 milioni di mutui a “tasso zero”. Di questi:
- 24 milioni per interventi realizzati dai Comuni fino a 5mila abitanti,
- 18 milioni di euro per interventi nei Comuni medi (da 5 a 100mila abitanti) e dalle Unioni dei Comuni,
- 18 milioni per i Comuni capoluogo.
I 60 milioni di prestiti a “tasso zero”, fino all’importo massimo di 2 milioni di euro su ciascun progetto, saranno assegnati con un bando di prossima pubblicazione relativo a progetti definitivi e dovranno essere stipulati entro il 31 dicembre di quest’anno.
Per gli altri 100 milioni di euro stanziati dal protocollo, la riduzione del tasso di interesse sarà dello 0,70%.
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Inoltre, Credito Sportivo interverrà sui mutui dei privati, che saranno garantiti fino all’80% del valore. Questo libererà i Comuni dall’onere di concedere fidejussioni, spesso non rilasciabili per il limite all’indebitamento che gli Enti hanno. “In questo modo l’intervento del Credito Sportivo contribuirà a sbloccare e velocizzare molte opere, spesso bloccate da fidejussioni che i Comuni non possono concedere”, nota il Presidente ANCI Piero Fassino.
I mutui a “tasso zero” previsti dal protocollo ANCI-Credito Sportivo avranno un’attivazione immediata e a breve i Comuni interessati potranno inviare le loro richieste, che saranno precedute da una comunicazione a tutti gli 8mila Comuni italiani.
L’iniziativa, aggiunge Fassino "sarà accompagnata da una seconda azione contenuta nell’accordo, ovvero l’avvio di una banca dati sull’impiantistica che ci darà un quadro nazionale sulle strutture e il loro grado di efficienza e qualità, al fine di un monitoraggio esaustivo che possa metterci nelle migliori condizioni possibili di tutto il processo presentato oggi".