
Le prime transazioni energetiche basate sulla blockchain risalgono a qualche anno fa. Per citare solo l’applicazione più “tradizionale” di questa tecnologia in ambito energetico, si pensi al mercato peer-to-peer in cui le apparecchiature possono acquistare e vendere energia automaticamente.
A marzo di quest’anno circa 122 organizzazioni del settore sono state coinvolte in progetti legati alla blockchain. Tradotto in soldoni, tra il secondo trimestre 2017 e i primi tre mesi di quest’anno sono stati investiti oltre 240 milioni di euro in quest’ambito.
Il valore della blockchain applicata all'energia, insomma, è lampante. Nel settore elettrico, il ventaglio di applicazioni possibili è estremamente ampio: dai mercati locali, al dettaglio e all’ingrosso fino ai servizi di supporto alle reti, all’integrazione dei veicoli elettrici e ai mercati delle caratteristiche ambientali.