Il dibattito sulla Politica agricola comune post 2020 è strettamente legato al negoziato sul prossimo Bilancio UE. La PAC dovrà diventare però anche più semplice, flessibile e attenta ai risultati per affrontare le sfide dell'insicurezza alimentare, dei cambiamenti climatici, del ricambio generazionale, e insieme tutelare il reddito degli agricoltori.
> Politica Agricola Comune - la comunicazione della Commissione sulla PAC post 2020
Il 29 novembre la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione “Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura”, al termine di una prima fase di consultazione sulla prossima riforma della Politica Agricola Comune (PAC) che - tra il 2 febbraio e il 2 maggio 2017 - ha raccolto circa 320 mila contributi provenienti da tutti gli Stati membri.
Semplificazione, sussidiarietà e attenzione ai risultati sono i concetti che meglio riassumono gli orientamenti della Commissione, che propone di rinnovare profondamente le modalità di implementazione della PAC nell'orizzonte post 2020. “Un nuovo sistema sostituirà quello attuale dando agli Stati membri e alle regioni un maggiore grado di sussidiarietà”, ha dichiarato il commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan, confermando l'impegno per una PAC attenta alla sostenibilità, oltre che alla competitività del settore e alla tutela del reddito degli agricoltori.