Passi in avanti verso un maggiore risparmio energetico in Europa. La Commissione Industria e Energia del Parlamento Ue ha approvato oggi la proposta di direttiva dell'Esecutivo comunitario sull'efficienza energetica e l'avvio dei negoziati con il Consiglio. Il testo introduce una serie di misure e di target vincolanti in vista dell'obiettivo comunitario per il 2020: ridurre del 20% i consumi di energia nell'Unione.
A votare a favore della proposta - che dovrà condurre al risparmio di 368 milioni di tonnellate di petrolio equivalente in Europa, di cui 49 milioni in Italia -, 51 eurodeputati della commissione, mentre 6 sono stati i voti contrari e 13 gli astenuti.
Tre gli step intermedi previsti prima del traguardo: entro il 2014 gli stati dovranno aver conseguito risparmi pari al 25% del totale atteso, per poi passare al 50% nel 2016 e al 75% nel 2018.
A tal fine, ciascuno Stato dovrà istituire meccanismi di finanziamento per agevolare gli investimenti finalizzati al risparmio energetico, rinnovare annualmente il 2,5% degli edifici pubblici – e non il 3% come previsto nella bozza iniziale – e formulare una tabella di marcia per l'efficienza degli immobili entro il 2050.
Secondo il relatore, l'eurodeputato lussemburghese Claude Turmes, grazie alla direttiva, "l'Ue sarà in grado di controllare i costi dell'energia, in un periodo in cui i costi di petrolio e gas sono in crescita".
Soddisfatto anche il commissario all'energia, Gunther Oettinger, che ha assicurato: "Con questo voto saremo in grado di raggiungere l'obiettivo del 20% di riduzione dei consumi di energia per il 2020".