Mipaaf - finanziamenti Fondo Latte con garanzia ISMEA

|Novità|30 maggio 2017

Fondo LatteIn Gazzetta ufficiale il decreto sui finanziamenti agevolati a valere sul Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario

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Con il decreto, approvato il 24 aprile 2017 e pubblicato il 29 maggio in Gazzetta ufficiale, il Ministero delle Politiche agricole ha modificato i criteri di ripartizione delle risorse del Fondo Latte

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Il Fondo Latte

La legge di Stabilità 2015 ha istituito un fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario con una dotazione complessiva di 56 milioni di euro destinati a tre tipologie di interventi:

  • accesso al credito,
  • azioni di ricerca,
  • campagne promozionali e di comunicazione.

Tali risorse erano state ripartite dal decreto 18 aprile 2016, che aveva assegnato:

  • 6 milioni di euro per l’anno 2016 e 17 milioni di euro per l’anno 2017, al riconoscimento di contributi per la copertura, totale o parziale, degli interessi passivi dei finanziamenti erogati dalle banche per la ristrutturazione dei debiti correlati alla gestione delle aziende produttrici di latte bovino e della commissione sulla eventuale Garanzia ISMEA acquisita sul finanziamento,
  • 5 milioni di euro per l’anno 2016 e 15 milioni di euro per l’anno 2017 al Fondo Credito per il finanziamento di investimenti,
  • 1 milione di euro per l’anno 2016, oltre a un milione di euro aggiuntivo in conto residui, e 2 milioni di euro per l’anno 2017 per la realizzazione di azioni di ricerca pubblica finalizzata al miglioramento della qualità del latte e dei prodotti lattiero caseari,
  • 3 milioni di euro per l’anno 2016, oltre a 2 milioni di euro aggiuntivi in conto residui, e 4 milioni di euro per l’anno 2017 per la realizzazione di campagne promozionali o di comunicazione istituzionale per il consumo del latte fresco e dei prodotti lattiero caseari di elevata qualità.

Tale ripartizione è stata ora modificata con il decreto del 24 aprile 2017, appena approdotato in Gazzetta ufficiale.

Fondo Credito, finanziamenti e contributi per copertura commissione garanzia ISMEA e interessi passivi

La nuova ripartizione assegna:

  • 6 milioni di euro per l’anno 2016 al riconoscimento di contributi per la copertura, totale o parziale, degli interessi passivi dei finanziamenti erogati dalle banche per la ristrutturazione dei debiti correlati alla gestione delle aziende produttrici di latte bovino e della commissione sulla eventuale Garanzia ISMEA acquisita sul finanziamento,
  • 5 milioni di euro per l’anno 2016 e 7 milioni di euro per l’anno 2017 al Fondo Credito per il finanziamento di investimenti,
  • 25 milioni di euro per l’anno 2017 alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli anni 2015 e 2016 su mutui bancari contratti dalle imprese operanti nel settore suinicolo e della produzione di latte bovino.

I soggetti beneficiari sono le imprese produttrici di latte bovino che alla data di presentazione della domanda risultino in regola con i pagamenti dei prelievi sulle eccedenze di produzione lattiera (quote latte).

La concessione delle agevolazioni è condizionata all’adozione da parte di una banca della delibera di finanziamento, per una o più delle finalità previste:

  • a) investimenti finanziati mediante prestiti a medio e lungo termine a valere sul Fondo Credito;
  • b) consolidamento di passività a breve della stessa banca o gruppo bancario;
  • c) consolidamento di passività a breve di banche o gruppi bancari diversi rispetto alla banca finanziatrice;
  • d) pagamento dei debiti commerciali a breve.

Il contributo è riconosciuto per un importo massimo di 15mila euro, in relazione al costo degli interessi passivi sul finanziamento desumibile dal piano di ammortamento dello stesso e alla commissione dell'eventuale garanzia ISMEA a carico del soggetto beneficiario.

Le imprese interessate devono presentare la richiesta di finanziamento alla banca prescelta e ad ISMEA, insieme alla domanda di accesso al contributo.

ISMEA, domande online

Per facilitare l'accesso alle agevolazioni ISMEA ha reso disponibile una procedura informatica, attraverso un portale web, che permette alle imprese di compilare la domande indicando che tipo di opportunità si intende richiedere.

ISMEA, in veste di soggetto istruttore, effettua le verifiche circa la congruità della domanda di agevolazione e, entro 15 giorni, ne comunica l'esito alla banca a cui l'impresa ha chiesto di attivare il prestito, che, a quel punto, valuta il merito di credito dell’impresa e stipula il contratto di finanziamento.

ISMEA procede quindi all’assegnazione del contributo e aggiorna l’elenco delle agevolazioni concesse per garantire il monitoraggio della disponibilità finanziaria.

Il finanziamento bancario, in ogni caso, può essere erogato anche prima della liquidazione del contributo. Inoltre, nel caso in cui ci si rivolga a banche che hanno aderito al protocollo di intesa tra l'ABI e il Ministero delle Politiche agricole, è possibile accedere a una moratoria che sospende per dodici mesi il pagamento della quota capitale delle rate di mutuo.

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Azioni di ricerca e campagne promozionali o di comunicazione

Le restanti risorse del Fondo Latte sono destinate a:

  • la realizzazione di azioni di ricerca pubblica finalizzate al miglioramento della qualità del latte e dei prodotti lattiero caseari, dal punto di vista nutrizionale, con particolare riferimento all’incidenza della qualità delle materie prime sugli aspetti qualitativi dei prodotti caseari. Le risorse per queste azioni sono pari a un milione di euro per il 2016, più un milione di euro aggiuntivo in conto residui, e a 2 milioni di euro per il 2017;
  • la realizzazione di campagne promozionali o di comunicazione istituzionale per il consumo del latte fresco e dei prodotti lattiero caseari di elevata qualità, a valere su 3 milioni di euro per il 2016, oltre a 2 milioni di euro aggiuntivi in conto residui e a 4 milioni di euro per il 2017.

Al finanziamento delle azioni di ricerca e alle gare per le campagne promozionali e di comunicazione provvede direttamente il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.

Decreto ministeriale 24 aprile 2017

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