L'Agenzia della Coesione risponde alla CGIA di Mestre e conferma la stima di un pieno assorbimento dei fondi europei 2007-2013
Nei giorni scorsi il centro studi della CGIA di Mestre ha denunciato il rischio di perdere 9,3 miliardi di euro di fondi Ue del settennato 2007-2013, di cui 6,6 miliardi destinati alle Regioni e 2,7 miliardi di competenza dello Stato centrale. A replicare per conto del Governo è stato inizialmente il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, assicurando che tutte le risorse disponibili sono state spese al 31 dicembre 2015, mentre per la certificazione dei pagamenti c’è tempo fino al 31 marzo 2017.
A illustrare il quadro in dettaglio è ora l'Agenzia della Coesione, secondo cui al 29 febbraio il dato relativo alla spesa risulta pari al 96,5% della dotazione totale, ma crescerà con gli aggiornamenti che continueranno con cadenza bimestrale per tutto il 2016: la previsione, al termine di questo processo, è di “pieno assorbimento, con una stima affidabile collocata tra il 99% e il 103% delle risorse a disposizione per l’intero ciclo”. Un risultato, prosegue l'Agenzia in una nota, reso possibile dal significativo incremento dei pagamenti registrato a partire dal 1° gennaio 2014, con un aumento di 18,8 miliardi di euro in 24 mesi.
> Fondi Ue: OpenCoesione, spesa certificata in aumento
Quanto ai risultati conseguiti dalle Regioni, l'Agenzia della Coesione conferma le differenze tra l'area dell'obiettivo Competitività, che nella scorsa programmazione includeva le Regioni del Centro Nord insieme a Molise, Abruzzo e Sardegna, e quella della Convergenza, composta da Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Basilicata: nel primo caso la spesa supera il 100%, con performance particolarmente positive per i Programmi FESR; nel secondo i pagamenti raggiungono una media del 94,6%, con performance omogenee tra Programmi FESR e FSE.
In particolare, continua l'Agenzia della Coesione, nell’area dell’Obiettivo Competitività i Programmi che hanno superato la soglia del 90% sono 29 su 33, di cui 15 cofinanziati dal FESR e 14 cofinanziati dal FSE, mentre nell'area della Convergenza solo 6 su 16 hanno oltrepassato tale soglia. Da segnalare l'accelerazione in extremis del PON Reti, che ha superato la soglia del 97% dei pagamenti grazie a un incremento di 27 punti percentuali negli ultimi otto mesi.