3mila partecipanti, 12 tavoli tematici, 2,3 miliardi di investimenti. Sono i numeri degli Stati generali dell'industria, al via a Roma
> Lazio - fondi Ue 2014-2020, azioni per la competitivita' delle imprese
Al via gli Stati Generali dell’Industria, la tre giorni dedicata alla politica industriale della Regione Lazio che si svolgerà fino al 24 febbraio a Roma, alla facoltà di Economia "Federico Caffè" dell’Università Roma Tre.
Un programma pensato per discutere il futuro produttivo del Lazio e gli strumenti con i quali attuare la politica di reindustrializzazione e riposizionamento competitivo delle imprese che la Regione sta portando avanti
Zingaretti: è il tempo dello sviluppo e del lavoro
Ad aprire i lavori, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “è arrivato il tempo dello sviluppo e del lavoro. In questi due anni e mezzo abbiamo operato per un grande risanamento della Regione, abbiamo lavorato per superare la fase dei fallimenti perché sarebbe stato sbagliato parlare di competitività quando i fornitori si pagavano a mille giorni, avevamo il parco dei trasporti tra i più vecchi e le tasse più alte d'Italia”.
“Oggi il bilancio è in pareggio, abbiamo razionalizzato le società e le agenzie regionali, i conti della sanità sono in ordine, si usano i fondi europei”. Nell'aprire i lavori della tre giorni, Zingaretti ha annunciato l'avvio di un piano regionale di investimenti nelle infrastrutture: si tratta di “uscire dalle parole ed entrare nei fatti con la realizzazione di una moderna cura del ferro che vorrà dire chiudere la cintura dell'anello ferroviario, investire sulla Metro C a Roma, e puntare sulle ferrovie regionali che debbono avere lo stesso rango dell'alta velocità”.
Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti, intervenuto agli Stati Generali dell'Industria del Lazio, ha sottolineato che “la politica industriale impostata dalla Regione Lazio si inserisce benissimo all'interno delle linee nazionali sull'utilizzo dei fondi strutturali e sull'utilizzo del fondo sviluppo e coesione. Credo che l'interazione tra il Governo e la Regione possa dare frutti importanti per portare il sistema produttivo del Lazio alla frontiera dell'innovazione e della competitività e sui mercati internazionali dare un contributo importante alla crescita di tutto il nostro Paese”.
La call for proposal: un innovativo processo di programmazione partecipata
La Regione Lazio ha assunto quale obiettivo prioritario della propria programmazione economica l’attuazione di tutti gli interventi utili a incrementare la capacità competitiva del sistema produttivo. In questo quadro, la Regione ha avviato a febbraio dello scorso anno un programma di reindustrializzazione del territorio denominato Valore aggiunto Lazio, cui è seguita una call for proposal - pubblicata a luglio 2015 e rivolta alle PMI, alle grandi imprese, agli organismi di ricerca e diffusione della conoscenza pubblici e privati, agli enti locali, alle associazioni e a tutti i soggetti portatori di interesse del territorio – volta a promuovere progetti di riposizionamento competitivo territoriale e settoriale, stimolando l’elaborazione di proposte di sviluppo e di impresa “bottom-up”, attraverso un esercizio di programmazione partecipata in grado di contribuire a definire le settorialità, le finalità e le tecnicalità migliori per incentivare l’innovazione del sistema produttivo.
La call ha sostanzialmente incentivato gli attori dello sviluppo ad aggregarsi per promuovere progetti strutturali e di ampio respiro, presentando proposte in cui i finanziamenti pubblici fossero incentivanti e non sostitutivi dell’iniziativa privata. Al 15 dicembre 2015, data di chiusura della call, sono state ricevute 173 proposte di riposizionamento competitivo territoriale e settoriale, il cui valore complessivo, in termini di investimenti previsti, è pari a circa 2,3 miliardi di euro.
Sulla base della valutazione dei progetti, la Regione intende pubblicare entro l’estate i primi bandi per la reindustrializzazione rivolti a tutte le imprese del Lazio a valere sulle risorse POR FESR 2014-2020, il cui criterio sarà, tra gli altri, l’accorpamento e la valorizzazione dei settori produttivi afferenti ai progetti ritenuti più validi, valorizzano appunto la multisettorialità delle proposte.
Nel corso degli Stati generali dell'industria verranno valutati i primi risultati della call, analizzate le prospettive e le esigenze dell’industria laziale e si proporrà un confronto con tutti gli operatori sulle linee guida con cui costruire i bandi per le imprese.