PSR 2007-2013 - Mipaaf, rush finale per evitare spreco fondi

|Novità|15 gennaio 2016

Le Regioni hanno investito il 98,75% dei fondi FEASR 2007-2013 per lo sviluppo rurale

Agriculture

Nell'ambito del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per il periodo di programmazione appena concluso, le Regioni italiane hanno investito complessivamente 17,4 miliardi di euro, pari al 98,75% delle risorse dei PSR 2007-2013

Dai ultimi dati disponibili - forniti da Agea e diffusi dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) - il disimpegno di risorse per lo sviluppo rurale risulta dunque dell'1,15%, pari a circa 104 milioni di euro

Sono in realtà solo 8 le Regioni italiane che hanno raggiunto la quota del 100% di impiego dei fondi per lo sviluppo rurale:

  • Emilia Romagna,
  • Lazio,
  • Lombardia,
  • Molise,
  • Puglia
  • Toscana,
  • Umbria,
  • Veneto.

Il Mipaaf sottolinea lo sforzo dimostrato negli ultimi due mesi dalla Regioni per impegnare le risorse rimaste, "considerato che al 31 ottobre il rischio di disimpegno era pari a quasi un miliardo di euro". Tra le Regioni che il Ministero definisce "protagoniste del rush finale", appaiono:

  • Campania (con una spesa di oltre 150 milioni),
  • Sicilia (con una spesa di 143 milioni),
  • Puglia (con una spesa di 141 milioni),
  • Calabria (con una spesa di 70 milioni),
  • Basilicata (con una spesa di 52 milioni),
  • Umbria (con una spesa di 45 milioni)
  • Lazio (con una spesa di 37 milioni).

I dati di Agea, specifica il Mipaaf, tengono conto anche delle "somme non spese a causa di procedimenti giudiziari o ricorsi amministrativi".

"I fondi dello sviluppo rurale - ha recentemente dichiarato il ministro Maurizio Martina - sono essenziali per sostenere gli investimenti, aumentare la competitività strutturale della nostra agricoltura e anche per portare avanti politiche di ricambio generazionale. Bene quindi che siano stati impiegati oltre 17 miliardi di euro a supporto di questi obiettivi e siamo pronti a utilizzare al meglio la programmazione fino al 2020 con un lavoro sinergico con le Regioni a vantaggio di tutto il sistema Italia".

"È positivo - ha aggiunto Martina - anche il lavoro di recupero fatto negli ultimi due mesi da molte Regioni in collaborazione con la nostra task force ministeriale. [...] Dobbiamo però portare a zero gli sprechi di risorse nel periodo 2014-2020, senza aspettare l'ultimo momento". In tal senso, ha concluso il ministro, serve anche maggiore semplificazione e flessibilità degli strumenti Ue, "per poter andare davvero incontro alle esigenze delle imprese", soprattutto nel Mezzogiorno