Il documento unico europeo sugli appalti riduce gli oneri amministrativi per le imprese che partecipano a gare pubbliche in Ue
Oggi la Commissione europea ha adottato il documento unico europeo degli appalti (European Single Procurement Document, ESPD), al fine di semplificare la burocrazia per la partecipazione alle gare d'appalto pubbliche da parte delle imprese, e in particolare delle PMI europee.
L'ESPD sostituirà l'attuale sistema, che può differire notevolmente nei vari Stati membri. Se, infatti, alcuni Paesi hanno già introdotto una qualche forma di autocertificazione di idoneità, altri richiedono ancora prova documentale di idoneità, situazione economica e capacità finanziarie.
Il nuovo sistema, annuncia Bruxelles, permetterà a tutte le imprese di autocertificare via web il rispetto dei criteri normativi e delle eventuali esigenze di capacità finanziaria rischieste. Solamente l'impresa vincitrice dovrà in seguito presentare tutta la documentazione a riprova di essere qualificata a svolgere le attività previste dal contratto.
Tutti gli operatori che partecipano alla gara dovranno, in ogni caso, dichiarare di essere in grado, su richiesta e senza indugio, di fornire i documenti necessari a dimostrare la propria idoneità, a meno che questi non siano già accessibili via pubblici registri.
Per facilitare l'attuazione delle nuove procedure, continua la Commissione, è stato sviluppato un sistema elettronico gratuito a disposizione di Stati membri e imprese. Poiché i Paesi Ue possono posticipare fino al 18 ottobre 2018 l'obbligo di utilizzo esclusivo di mezzi di comunicazione elettronici, fino ad allora il documento potrà essere stampato, compilato a mano, scannerizzato e inviato elettronicamente.
Il finanziamento previsto dal programma Connecting Europe Facility (CEF), assicura ancora Bruxelles, sarà utilizzato per facilitare l'integrazione del nuovo sistema con soluzioni elettroniche di appalto esistenti. Infine, l'ESPD consentirà il riutilizzo dei dati compilati dalle imprese in procedure d'appalto precedenti.
Il provvedimento per la semplificazione delle procedure di gara adottato oggi, conclude la Commissione, è uno dei principali elementi della riforma degli appalti pubblici che entrerà in vigore in Ue il 18 aprile 2016.
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