La Commissione Ue ha approvato il programma di cooperazione transfrontaliera per l'Italia, il Montenegro e l'Albania
Il programma di cooperazione transfrontaliera, in linea con la strategia dell'Ue per la regione adriatica e ionica, prevede 5 priorità:
- rafforzamento della cooperazione transfrontaliera e della competitività delle PMI: saranno supportate le piccole imprese locali per contribuire alla loro internazionalizzazione e sviluppare mercati transfrontalieri;
- gestione intelligente del patrimonio naturale e culturale della regione frontaliera: il programma finanzierà lo sviluppo di attività turistiche rispettose dell'ambiente e in nuovi prodotti e servizi culturali;
- protezione dell'ambiente, gestione dei rischi e strategia per la riduzione delle emissioni di carbonio: l'obiettivo è sostenere un approccio strategico e transfrontaliero in materia di paesaggi acquatici, pratiche e strumenti innovativi per ridurre le emissioni di carbonio e migliore efficienza energetica negli edifici pubblici;
- miglioramento della connettività transfrontaliera e promozione di sistemi di trasporto sostenibili;
- assistenza tecnica per garantire la corretta ed efficace attuazione del programma.
Risorse dal FESR e dallo strumento IPA
Le risorse destinate al programma ammontano a circa 93 milioni di euro, la maggior parte dei quali (79 milioni di euro) messi a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dallo strumento di assistenza pre-adesione (IPA). Si tratta dell'ultimo programma di cooperazione transfrontaliera ad essere adottato nel 2015.
"Questo nuovo programma di cooperazione transfrontaliera contribuisce a gettare le basi per uno sviluppo economico intelligente e sostenibile nella regione beneficiaria, che comprende due Paesi candidati (Albania e Montenegro). Il programma sosterrà la competitività delle PMI, la tutela dell'ambiente e la promozione dell'adattamento ai cambiamenti climatici e della mitigazione dei loro effetti, nonché il miglioramento delle infrastrutture pubbliche e dei trasporti”, ha dichiarato il commissario per la politica europea di vicinato, Johannes Hahn.
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