La Commissione Ue ha adottato un pacchetto di proposte per affrontare la crisi dei rifugiati in Europa e nei Paesi limitrofi
Il pacchetto, illustrato dal presidente della Commissione Jean Claude Juncker durante la plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, prevede:
- una proposta relativa alla ricollocazione di emergenza di 120mila rifugiati da Grecia, Italia e Ungheria;
- un meccanismo permanente di ricollocazione per tutti gli Stati membri;
- un elenco europeo comune dei Paesi d'origine sicuri;
- un manuale comune eun piano d'az ione dell'Ue sul rimpatrio;
- una comunicazione sulle norme degli appalti pubblici per le misure di sostegno dei rifugiati;
- un fondo fiduciario per l'Africa.
Ricollocazione di emergenza
La Commissione ha proposto di ricollocare 120mila persone in evidente bisogno di protezione internazionale dall'Italia (15.600), dalla Grecia (50.400) e dall'Ungheria (54.000). La ricollocazione, basata su criteri obiettivi e quantificabili (popolazione, PIL, tasso di disoccupazione, domande di asilo presentate), sarà sostenuta dall’Ue con 780 milioni di euro, compreso un prefinanziamento del 50% per garantire che le amministrazioni pubbliche a livello nazionale, regionale e locale dispongano dei mezzi per intervenire rapidamente.
E’ prevista una clausola di solidarietà temporanea per i Paesi che non possono temporaneamente partecipare ad una decisione di ricollocazione. Lo Stato interessato dovrà versare un contributo finanziario al bilancio dell'Ue per un importo dello 0,002% del suo PIL.
Meccanismo permanente di ricollocazione
Il meccanismo, previsto dall'agenda europea sulla migrazione, intende aiutare gli Stati membri che si trovano ad affrontare una situazione di crisi e il cui regime di asilo è sotto estrema pressione, a causa di un afflusso massiccio e sproporzionato di cittadini di Paesi terzi. Anche in questo caso è prevista la clausola di solidarietà temporanea.
Elenco europeo comune dei Paesi d'origine sicuri
L’elenco consentirà di trattare più rapidamente le singole domande di asilo dei migranti provenienti da Paesi considerati sicuri e di accelerarne il rimpatrio se la valutazione individuale della domanda conferma che non sussistono le condizioni del diritto all'asilo. La Commissione propone di inserire nell’elenco Paesi che soddisfano i criteri previsti dalla direttiva n. 32-2013 sulle procedure di asilo: l'Albania, la Bosnia-Erzegovina, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, il Kosovo, il Montenegro, la Serbia e la Turchia. In seguito la Commissione potrà decidere di aggiungere altri Paesi all’elenco.
Rimpatrio
La Commissione ha presentato un piano d'azione sul rimpatrio che definisce le misure immediate e quelle a medio termine che gli Stati membri devono adottare per:
- favorire il rimpatrio volontario,
- rafforzare l'attuazione della direttiva Rimpatri,
- migliorare la condivisione delle informazioni,
- rafforzare il ruolo e il mandato di Frontex nelle operazioni di rimpatrio,
- creare un regime integrato di gestione dei rimpatri.
La Commissione ha inoltre adottato un manuale che offre alle autorità nazionali competenti istruzioni pratiche per l'esecuzione del rimpatrio dei migranti che non hanno diritto di restare nell'Ue.
Appalti pubblici per le misure di sostegno dei rifugiati
Affinché gli Stati membri rispondano in modo efficace e rapido all’emergenza rifugiati la Commissione ha redatto una comunicazione in cui fornisce indicazioni alle autorità nazionali, regionali e locali su come rispondere ai bisogni più impellenti dei richiedenti asilo: alloggio, generi di prima necessità, servizi.
Fondo per l’Africa
La Commissione europea ha stanziato 1,8 miliardi di euro per istituire un "Fondo fiduciario di emergenza per la stabilità e per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare in Africa". Il fondo sosterrà le regioni del Sahel, del Lago Ciad, del Corno d'Africa e dell'Africa settentrionale nello sviluppo di maggiori opportunità socio-economiche e migliori politiche di gestione della migrazione.
Nel pacchetto di misure presentate la Commissione ha ribadito la volontà di affrontare anche la dimensione esterna dell’emergenza rifugiati, impegnandosi nei dialoghi ad alto livello sull’immigrazione, alla ricerca di soluzioni politiche per i conflitti in Siria, Iraq e Libia.
Link
Commissione Ue - aiuti umanitari per rifugiati Burundi
UE - ebola, aiuti a Guinea, Sierra Leone e Liberia
UE - aiuti umanitari, fondi per istruzione bambini
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