Fondi europei per i rifugiati: lente della Corte dei Conti UE sull'iniziativa CARE

|Studi e Opinioni|13 febbraio 2025

Commissione Europea - Photo credit: European Union, 2024 - Photographer: Bogdan Hoyaux - Source: EC - Audiovisual ServiceSecondo i giudici di Lussemburgo la mobilitazione tempestiva dei fondi europei della Politica di Coesione nell'ambito dei regolamenti CARE, CARE Plus e FAST CARE ha agevolato il finanziamento di progetti a sostegno dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, ma la mancanza di un sistema di monitoraggio delle risorse non consente di valutare l'impatto del meccanismo.

UE avanti su flessibilità fondi europei per accoglienza rifugiati da Ucraina

L'analisi della Corte dei Conti europea è contenuta nella Relazione speciale 05/2025, dal titolo “Azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa – Maggiore flessibilità, ma dati insufficienti ostacolano una futura valutazione dell’efficacia”. Il focus è sugli interventi attivati nel 2022 dalla Commissione europea in risposta all'aggressione russa contro l’Ucraina al fine di facilitare l'utilizzo dei fondi strutturali europei per il finanziamento di progetti relativi all'accoglienza dei rifugiati.

I rilievi della Corte dei conti UE sull'utilizzo dei fondi europei nel pacchetto CARE 

Attraverso le iniziative CARE (acronimo di Cohesion’s Action for Refugees in Europe), CARE Plus e FAST CARE, la Commissione europea ha autorizzato una flessibilità straordinaria nelle regole dei fondi strutturali europei della Politica di Coesione al fine di alleggerire l’onere per i bilanci pubblici degli Stati membri impegnati nell'accoglienza e nell'integrazione dei rifugiati provenienti dall'Ucraina.

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