
Lo fa sulla scorta delle criticità emerse nell'analisi del Recovery and Resilience Facility (RRF) e quindi dei PNRR degli Stati membri, che ai giudici di Lussemburgo appaiono non sufficientemente focalizzati sulla performance e carenti dal lato dei controlli.
Non è la prima volta che la Corte dei Conti UE lancia l'allarme sui rischi per le finanze dell'Unione connessi al modello di spesa dei fondi europei “performance-based” sviluppato nell'ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF). L'ultimo appello a prestare attenzione alle implicazioni dei finanziamenti non collegati ai costi viene dall'analisi n. 2-2025 “Orientamento alla performance, obbligo di rendiconto e trasparenza: cosa insegnano le criticità dell’RRF”, appena pubblicata dalla Corte, che dichiara esplicitamente la sua intenzione: “mettere in guardia contro le molteplici criticità rilevate in vista di future decisioni chiave in materia di bilancio dell’UE”.