Carenze nella fase di programmazione, rallentamenti nei tempi di istruttoria e nell'erogazione dei pagamenti alle imprese, indicatori di misurazione delle performance non sufficientemente attenti all'impatto delle agevolazioni. Sono i principali rilievi mossi dal Collegio del controllo concomitante della Corte dei Conti che ha analizzato l'attuazione dei Contratti di Sviluppo (CdS).
Contratti di sviluppo: risorse PN RIC 21-27 per investimenti coerenti con il regolamento STEP
L'indagine della Corte dei Conti si è concentrata sui Contratti di Sviluppo (ad esclusione di quelli per il settore turistico), in particolare sui CdS finanziati con risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2021-2027 con le delibere CIPESS n. 34/2022 e n. 7/2022. Se i primi risultano a uno stadio ancora iniziale, i secondi hanno raggiunto gli obiettivi di assegnazione delle risorse, pari a 2 miliardi di euro. In questo caso, però, la Corte rileva un “notevole divario tra risorse impegnate ed erogate ai beneficiari”, che rischia di impedire una corretta programmazione e attuazione dello strumento del Contratto di Sviluppo.