Corte dei Conti UE: in dubbio il contributo del Recovery Plan alla transizione green

|Studi e Opinioni|11 settembre 2024

Photographer: Mauro Bottaro, Photo credit: European Union, 2018 - EC - Audiovisual ServiceLa Corte dei Conti europea mette in guardia sulla mancanza di chiarezza in merito al reale contributo del Recovery and Resilience Facility - RRF alla transizione verde. La Corte, in particolare, evidenzia carenze, incoerenze e debolezze nell’attuazione delle misure previste tra cui: sovrastime nel monitoraggio della spesa per il clima, scarse informazioni sulle modalità di attuazione delle misure, mancanza di connessione tra la rendicontazione sulla spesa per il clima e la transizione e i costi e risultati effettivi. Fattori che mettono a rischio il reale conseguimento degli obiettivi climatici del Dispositivo.

Corte Conti UE: fondi PNRR più lenti del previsto e opere a rischio

È quanto emerge dalla Relazione speciale “Transizione verde. Il contributo del dispositivo per la ripresa e la resilienza non è chiaro”. Lo scopo dell’audit della Corte era valutare se la concezione e l’attuazione dell’RRF e dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza contribuissero in modo efficace alla transizione verde. Per farlo, gli auditor della Corte hanno valutato il contributo apportato alla transizione verde da parte di alcune misure selezionate, dei rispettivi traguardi e obiettivi, nonché dei rispettivi coefficienti climatici, in quattro Stati membri: Grecia, Croazia, Portogallo e Slovacchia (la scelta è legata a studi precedenti fatti in quei paesi dalla Corte). Hanno anche esaminato lo stato di avanzamento di queste misure e le modalità c

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