
E’ questa, in breve, la fotografia che emerge dalla Relazione speciale “Assorbimento dei fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza” rilasciata oggi dalla Corte dei Conti UE: un audit che ha riguardato il periodo compreso fra il varo dell’RRF nel febbraio 2021 e la fine del 2023.
A sintetizzare le informazioni presenti nel dossier di 70 pagine è il Membro della Corte responsabile dell’audit, Ivana Maletić. “Un assorbimento tempestivo dell’RRF è indispensabile: aiuta a evitare strozzature nell’esecuzione delle misure verso la fine del ciclo di vita del dispositivo e riduce il rischio di spese inefficienti e irregolari. Lanciamo un segnale d’allarme, perché a metà percorso i paesi UE avevano attinto a meno di un terzo dei finanziamenti previsti ed erano avanzati per meno del 30% verso i traguardi e gli obiettivi prefissati”.