
Nel 2020, si legge nella relazione approvata dalla Corte dei Conti con delibera n. 1/2022, l’Italia ha versato al bilancio dell’Unione 18,2 miliardi di euro a titolo di risorse proprie, cioè 1,4 miliardi in più rispetto al 2019 e l'importo più elevato degli ultimi sette anni. Le risorse ricevute da Bruxelles invece ammontano per il 2020 a 11,66 miliardi di euro, in linea con l’anno precedente e con la posizione di quarto beneficiario dei fondi europei, dopo Polonia, Francia e Germania.
Questa continuità, però, starebbe per interrompersi. Secondo la “Relazione annuale sui rapporti finanziari tra l’Italia e l’Unione europea e l’utilizzazione dei fondi europei” il 2020 è da considerare un anno di transizione che prelude a un cambio di rotta rispetto alla tradizionale posizione di contributore netto dell’Italia.