Miliardi stanziati e spesso non spesi e un proliferare di programmi e centri decisionali che rendono la strada verso la rigenerazione urbana un vero e proprio percorso ad ostacoli. E’ questa la fotografia dell’ANCE che, anche in vista del Recovery, chiede semplicità e chiarezza nelle procedure e propone un “Progetto città” in sette punti.
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Norme vecchie, frutto di un’epoca ormai finita, troppi programmi e troppi centri decisionali e procedimenti inutilmente lunghi e macchinosi. Sono queste alcune delle cause profonde che in questi anni hanno portato all’immobilismo italiano sul fronte della rigenerazione urbana e che, a fronte dei miliardi stanziati, si è tradotto in una scarsa capacità di spesa.
Il risultato è un degrado incalzante delle città italiane che ormai va oltre le periferie arrivando anche nei centri storici, e sul quale gli innumerevoli piani varati nel tempo - ben 21 in 8 anni - non hanno prodotto effetti significativi.
Serve un cambio di pass