Centralità della Politica di coesione, più investimenti in blue economy, un Just Transition Fund che tuteli le regioni. Sono alcuni dei principali fattori che, secondo la Conferenza delle regioni periferiche e marittime (CRPM), potranno garantire una crescita sostenibile, equilibrata e duratura. Ce ne parla Davide Strangis, Executive Director dei Programmi UE della CRPM.
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Fondata negli anni ‘70, la CRPM è un organismo che rappresenta 150 regioni di paesi UE ed extra-UE, incluse diverse regioni italiane. Divisa in sei commissioni geografiche (tra cui una sul Mediterraneo) la CRPM - oltre a sviluppare progetti di cooperazione connessi alle principali politiche di sviluppo territoriale sostenibile nell’ambito dei principali programmi UE - ha l'obiettivo di tutelare gli interessi delle sue Regioni, con attività di advocacy e di studio.
Un ruolo che in questi mesi è particolarmente rilevante, dato l'avvicinarsi della nuova fase di programmazione settennale europea che avrà, inevitabilmente, grandi ripercussioni anche sulle Regioni.
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