Non tutti i paesi comunitari usano gli aiuti destinati all'ammodernamento delle aziende agricole europee – di cui alla misura 121 dei Programmi di Sviluppo Rurale (Psr) - in maniera efficace. Questo il giudizio della Corte dei conti europea (CCE) che, nella relazione speciale n. 8/2012, ribadisce come i fondi disponibili debbano essere utilizzati in modo più mirato rispetto alle priorità dell’Ue e ai bisogni specifici degli Stati membri. La Corte chiede, dunque, un controllo maggiore sia da parte dei singoli Stati, che da parte della Commissione nell'approvare i PSR.
Utilizzo dei fondi
Ciò che la CEE sottolinea nella sua relazione, è che alcuni Stati membri non scelgono i progetti di investimento migliori in termini di redditività, o perché si avvalgono di sistemi di assegnazione dei fondi poco efficienti o perché non applicano buoni criteri di selezione.
La Corte, oltre a mettere in guardia i singoli paesi, ammonisce anche la Commissione, che avrebbe approvato alcuni PSR in cui l’assegnazione dell’aiuto non era adeguatamente mirata o che non specificavano il procedimento o i criteri da applicare per la selezione dei progetti.