In vista dell’invio della versione definitiva del Piano Nazionale integrato Energia e Clima alla Commissione europea, previsto entro il prossimo 30 giugno, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha lanciato una nuova consultazione sul PNIEC. Il nuovo Piano sarà esaminato dal Parlamento, fa sapere Matteo Rotelli, presidente della Commissione Ambiente della Camera.
Energia rinnovabile: i bandi nazionali e regionali per imprese, cittadini e PA
Il PNIEC è lo strumento con cui gli Stati Membri identificano politiche e misure per il raggiungimento degli obiettivi in materia di energia e clima al 2030. Lo scorso 30 giugno l'Italia aveva inviato alla Commissione europea l’executive summary del PNIEC, seguito il 19 luglio dall'invio formale del testo completo.
In tutto 424 pagine con cui il Ministero fissava gli obiettivi nazionali al 2030 su efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2, come anche quelli in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile.
La proposta di Piano è stata poi passata al setaccio da Bruxelles a dicembre 2023, quando la Commissione europea ha elaborato una serie di raccomandazioni per l’Italia. Nell’analisi di Bruxelles emergono alcune valutazioni positive, riguardanti principalmente le energie rinnovabili, l’efficienza e la sicurezza energetica, il mercato interno dell’energia e l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Ma anche una serie di bocciature, o per meglio dire aree di miglioramento: dalla riduzione delle emissioni di gas serra alla strategia di ristrutturazione a lungo termine.
Alla luce delle raccomandazioni europee il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il supporto del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ha lanciato una consultazione pubblica sul nuovo Piano - rivolta a istituzioni, privati, associazioni e stakeholder - che resterà aperta fino al 31 marzo 2024.
“Da questa consultazione ci aspettiamo un contributo fattivo, nella direzione che ci siamo dati sin dal primo momento di rendere questo strumento ambizioso ma realistico”, afferma il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto.