Previsto dalla legge 23 del 2022 sulla produzione agricola, agroalimentare e l'acquacoltura con metodo biologico, il Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici è uno strumento chiave per centrare la sfida che l'Italia si è posta: avere il 25% della superficie agricola nazionale destinata al bio entro il 2027.
Prima in Europa per incidenza della SAU bio (18,7%, quasi il doppio della media UE del 9,6%, secondo il rapporto "Bio in cifre" 2023 di ISMEA e SINAB) e per numero di aziende agricole biologiche certificate (83 mila), l'Italia si è infatti posta l'obiettivo di anticipare di tre anni, dal 2030 al 2027, il il target europeo previsto dalla strategia Farm to Fork nell'ambito dell'EU Green Deal.
A fornire il quadro complessivo delle azioni per rafforzare e promuovere il settore è il Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici, approvato con decreto Masaf del 20 dicembre 2023 e appena approdato in Gazzetta ufficiale.
Cosa prevede il Piano d'azione nazionale per il biologico
Il Piano nazionale per il bio mira al perseguimento dei 12 obiettivi previsti dalla legge sulla produzione agricola, agroalimentare e l’acquacoltura con metodo biologico (Legge n.