Fondi Ue: la priorita' e' semplificare

|Novità|08 febbraio 2012

José Manuel Barroso, Janusz Lewandowski - Credit © European Union, 2012Oltre 100 proposte di modifica al Quadro finanziario pluriennale 2014-2020 per semplificare le norme che disciplinano l'accesso ai finanziamenti comunitari per piccole e medie imprese, regioni, studenti e ricercatori. Tutte raccolte in un solo documento, la comunicazione  “Un programma di semplificazione per il QFP 2014-2020", pubblicata oggi dalla Commissione europea e prossimamente all'esame di Parlamento Ue e Stati membri.

Dalla presentazione della sua proposta per il quadro finanziario pluriennale 2014-2020, il 29 giugno 2011, alla fine dello scorso anno, la Commissione ha presentato una serie di proposte legislative con l'obiettivo di agevolare quanti accedono agli aiuti comunitari.

La Comunicazione presentata oggi raccoglie questi elementi di semplificazione "per rendere la procedura di accesso a tali fondi meno labirintica e più user-friendly", ha spiegato il commissario per la programmazione finanziaria e il bilancio Janusz Lewandowski.

Tra le novità, la possibilità nel caso in cui si benefici di risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo, che concorrano ad esempio alla realizzazione di un nuovo programma di formazione, di eseguire una procedura unica, senza presentare tutti i documenti due volte.

Scenderà, poi, da 350 a 100 giorni il tempo di attesa per i ricercatori vincitori di borse di studio e le imprese potranno avvalersi più frequentemente di importi forfettari per certificare le spese sostenute nel realizzare un'attività.

Sarà inoltre ridotto a 5 anni il periodo di tempo in cui è obbligatoria la conservazione dei documenti relativi ai progetti di coesione cofinanziati dall'Ue, oggi compreso tra 10 e 15 anni, e limitato il numero di ispezioni cui un progetto può essere sottoposto, anche attraverso una maggiore cooperazione con i revisori nazionali.

Tutto questo naturalmente, ha chiarito il commissario, se la comunicazione incontrerà il favore di Parlamento e Stati membri e se, una volta approvate le nuove regole, gli sforzi a livello europeo saranno accompagnati da azioni analoghe a livello nazionale, regionale e locale.

Le proposte della Commissione dovranno essere adottate entro la fine del 2013, così da assicurare l'operatività dei nuovi programmi dal 1° gennaio 2014.

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