Il Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI) annuncia 3 miliardi di prestiti a sostegno degli investimenti in agricoltura e bioeconomia in tutta Europa, con focus su giovani agricoltori, parità di genere e green transition. Nuove iniziative sono in cantiere, nel contesto del Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura dell'UE e della collaborazione con la Commissione europea, per sviluppare forme di assicurazione agricola e regimi di riduzione dei rischi contro gli eventi meteorologici estremi.
Agricoltura: i paesi UE rivendicano l'indipendenza della PAC nel prossimo QFP
Il pacchetto di finanziamenti BEI è stato annunciato dalla presidente del gruppo Banca europea per gli investimenti Nadia Calviño il 10 dicembre, in coincidenza con l'annuncio dell'aggiornamento del regolamento de minimis agricolo e con l'adozione di due iniziative legislative della Commissione europea volte a rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare.
I prestiti BEI saranno destinati a sostenere l'agricoltura, la silvicoltura e la pesca in tutta Europa e fanno il paio con le iniziative sviluppate dalla Banca, in tandem con l'Esecutivo UE, per rafforzare l'assicurazione agricola. In tutto, per i prestiti, la BEI mette a disposizione 3 miliardi di euro, che saranno integrati da altri istituti finanziari partecipanti all'operazione, per un totale di circa 8,4 miliardi di euro. Si tratta della più grande iniziativa di finanziamento sostenuta dalla BEI per l'agricoltura europea e per la bioeconomia.
Agricoltura e Bioeconomia: finanziamenti BEI per PMI e MidCap
I finanziamenti saranno erogati alle piccole e medie imprese (PMI) e alle imprese a media capitalizzazione nell'arco dei prossimi tre anni, con i primi prestiti che dovrebbero essere firmati nella prima metà del 2025.
L'obiettivo è stimolare gli investimenti in una serie di attività, come quelli per la salute del suolo, la gestione delle risorse idriche, la resilienza ai cambiamenti climatici, la digitalizzazione dell'attività agricola, ma la BEI punta anche a rafforzare la formazione in pratiche agricole sostenibili e a facilitare l'acquisto di terreni da parte di giovani agricoltori, nuovi agricoltori e agricoltrici. Una parte dei prestiti sarà infatti destinata a sostenere l'accesso al credito di giovani under 40, new entrants e donne, per superare l'invecchiamento e lo squilibrio di genere in agricoltura.
Per garantire condizioni di prestito favorevoli, i finanziamenti del pacchetto BEI possono essere integrati con abbuoni di interesse o sovvenzioni in conto capitale a titolo del bilancio dell'UE e dei bilanci nazionali degli Stati membri.
Gli altri strumenti di finanziamento BEI per il settore agricolo
I finanziamenti BEI fanno parte di un più ampio piano d'azione del gruppo Banca europea per gli investimenti che, nel quadro del Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura dell'UE avviato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel gennaio 2024, sta lavorando con l'Esecutivo UE per massimizzare le fonti di investimento pubblico e ridurre i rischi del capitale privato nel settore agricolo.
In particolare, all'interno del piano BEI sono previsti:
- un programma di debito di rischio per la concessione di prestiti alle imprese innovative lungo la catena del valore agricola che lavorano, ad esempio, alle nuove tecnologie, allo sviluppo di pagamenti per i servizi ecosistemici o alle tecnologie sostenibili per biocarburanti e biomateriali;
- regimi di garanzia che potrebbero mobilitare il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e/o risorse nazionali nell'ambito dei piani strategici della Politica agricola comune (PAC);
- un programma di private equity per sostenere i gestori di fondi europei che si rivolgono a tecnologie e soluzioni innovative europee per il futuro del cibo (agritech, foodtech) e per attirare investitori privati nel settore;
- l'ampliamento dell'ambito di applicazione dei prestiti diretti alle controparti di medie e grandi dimensioni per includere non solo le cooperative, ma anche altre organizzazioni o entità di agricoltori come le comunità di irrigazione, le associazioni per la manutenzione di dighe e dighe o la manutenzione forestale;
- il sostegno alle infrastrutture nelle zone rurali, come le reti stradali, l'istruzione e la gestione delle risorse idriche agricole.
Per approfondire: Bruxelles lancia il Consiglio europeo su agricoltura e alimentazione