Chat with us, powered by LiveChatParlamento europeo, Roberta Metsola è rieletta presidente - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Parlamento europeo, Roberta Metsola è rieletta presidente

|Novità
16 luglio 2024

Copyright: © European Union 2024 - Source : EPNella giornata del 16 luglio a Strasburgo ha preso il via la decima legislatura del parlamento europeo. Con una maggioranza da record Roberta Metsola è stata rieletta presidente del PE, un’operazione che finora era riuscita solo al tedesco Schulz. 

L'Ecofin adotta le raccomandazioni paese. Pressing sull'Italia per taglio spesa

Dopo settimane di lavori e incontri nei corridoi del potere legislativo europeo, i rapporti di forza della nuova Eurocamera uscita dalle elezioni di giugno si sono concretizzati dunque nell’elezione del presidente e dei 14 vicepresidenti dell’Eurocamera. 

Come da aspettative ad essere rieletta con un supporto da record è stata Roberta Metsola. Sempre il 16 luglio è stato anche il giorno di elezione delle 14 vice-presidenze del Parlamento. Una partita molto importante per gli equilibri di potere all’interno del PE tra i vari gruppi politici. 

Roberta Metsola è stata rieletta presidente del Parlamento europeo

Con una maggioranza assoluta di 562 voti, Roberta Metsola è stata riconfermata alla guida dell’Eurocamera al primo turno di votazioni. La deputata maltese del Partito popolare europeo (Ppe) è dunque riuscita nell’impresa, finora portata a casa solo dal socialdemocratico Martin Schulz, di essere rieletta per un secondo mandato.

A lei spetterà il compito di guidare il parlamento europeo per i prossimi due anni e mezzo. A sostegno di Metsola vi è stata un’ampia maggioranza che è andata ben oltre i numeri del Ppe che comunque, anche in questa legislatura, resta il partito con il maggior numero di scranni dell’Eurocamera.

Contro di lei era in corsa per il ruolo di presidente del PE solo l’eurodeputata spagnola, Irene Montero, eletta nel gruppo parlamentare de La Sinistra, che ha ottenuto 61 voti a favore. 76 sono state, invece, le schede bianche.

Nel suo lungo discorso di insediamento, Metsola ha toccato tutti i temi più caldi. Dopo aver parlato di ponti che uniscono e di un'uguaglianza di opportunità che riconosce le differenze tra le diverse culture e tra i diversi individui, la presidente del PE ha proseguito parlando della necessità di creare “un nuovo quadro di sicurezza e difesa che tenga le persone al sicuro e respinga i sogni espansionistici dei dittatori del nostro vicinato” al fine di sconfiggere le minacce ibride e difendere la nostra autonomia strategica. 

Dopo la sicurezza, il focus si è spostato sulla competitività (da sostenere grazie al mercato unico, alla lotta alla burocrazia, alla ricerca e al completamento dell’unione bancaria e dei capitali, solo per citarne alcuni) e poi sul clima, su cui Metsola punta a far sì che l’UE resti leader mondiale sul tema, tenendo però tutti a bordo. E poi ancora il pilastro sociale (con giovani, salari, pensioni e crisi immobiliare in testa ai dossier da trattare).

Altro tema caldo a cui la presidente del PE ha dedicato un passaggio piuttosto lungo del suo discorso è stata la migrazione. Un dossier che passa per la gestione adeguata delle frontiere con una politica di rimpatrio e che punti a mettere al centro la vita dell’uomo. Una legislazione che, per usare le sue parole, garantisca “che a nessun'altra madre venga data altra scelta se non quella di mettere il proprio figlio su una barca traballante nelle mani di reti di trafficanti criminali”. 

Immancabile l’accenno alle sfide poste dall’innovazione tecnologica digitale con in testa l’AI e ai pericoli rappresentati dalla disinformazione. E ancora lotta a tutte le discriminazioni, inclusa quella verso le donne che non solo si traduce ancora troppo spesso in violenza, ma che si plastifica anche in differenze salariali e minori opportunità.

Grande focus poi sull’Ucraina, che deve rimanere in cima all’agenda dell’UE e su cui “saremo chiamati a fare di più”, afferma Metsola, aggiungendo che l’UE dovrà essere pronta “ad andare oltre ciò che è comodo e fare ciò che è necessario”. Meno netta la posizione su quanto sta avvenendo in Medioriente, su cui la presidente del PE parla di umanità e torna a ribadire la necessità di attuare la soluzione a due stati, ma anche dell'importanza del ritorno degli ostaggi presi.

Per approfondire, leggi il discorso integrale di Roberta Metsola

Copyright: © European Union 2024 - Source : EP

;