In attesa del pagamento della sesta rata da 8,7 miliardi da parte della Commissione europea, si lavora al prossimo step: la Cabina di Regia PNRR - l'ultima per l'ex ministro responsabile di Affari europei, Coesione e PNRR Raffaele Fitto - ha fatto il punto sugli obiettivi collegati al raggiungimento della settima rata PNRR, che vale 18,2 miliardi.
La Cabina di regia PNRR si è svolta infatti il 29 novembre a Palazzo Chigi, in coincidenza con il CdM in cui il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha annunciato la volontà di rassegnare le dimissioni al presidente della Repubblica Mattarella per assumere l'incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione europea.
Presenti, ministri e sottosegretari responsabili, ANCI, UPI e Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per l’informativa sul pagamento della sesta rata PNRR, di cui la Commissione europea ha adottato formalmente la valutazione positiva ad agosto, e per la verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi connessi alla settima richiesta di pagamento.
Pagamento sesta rata e richiesta settima rata PNRR entro dicembre
Per quanto riguarda la sesta rata, che era legata al raggiungimento di 39 obiettivi, la premier Giorgia Meloni ha spiegato che l'incasso, atteso entro la fine del 2024, porterà l'Italia a un totale di 122 miliardi erogati da Bruxelles a titolo del Recovery and Resilience Facility, pari al 63% della dotazione complessiva di 194,4 miliardi di euro.
E sempre entro fine anno il Governo punta a presentare alla Commissione la richiesta di pagamento della settima rata, che vale 18,2 miliardi, a fronte del raggiungimento di 67 obiettivi, di cui 35 milestone e 32 target. "Insieme alle Amministrazioni titolari, agli Enti e alle Istituzioni preposte, stiamo lavorando alacremente per la rendicontazione degli obiettivi della settima rata e per formalizzare la conseguente richiesta di pagamento entro la fine dell’anno”, ha assicurato Meloni.
Gli obiettivi collegati allo sblocco della settima rata riguardano sia riforme che investimenti. Sul primo fronte, vi rientrano la legge sulla concorrenza, le norme per velocizzare i pagamenti della PA, la revisione della disciplina del Servizio civile universale e il Testo unico rinnovabili. Lato investimenti, gli obiettivi comprendono: il rafforzamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, insieme alla riqualificazione di molte stazioni ferroviarie; gli interventi per la cybersicurezza; la modernizzazione e l’implementazione delle infrastrutture di trasmissione dell’energia elettrica (SA CO I.3 e Tyrrhenian link); gli investimenti per una migliore gestione delle risorse idriche; il conferimento di 55.000 borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti e di 7.200 borse di dottorato; l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali (COT) in materia di salute pubblica.
La spesa PNRR inizia ad accelerare
Al centro della Cabina di regia anche l'avanzamento finanziario del Piano nazionale di ripresa e resilienza che dopo una partenza a rilento registra negli ultimi mesi una prima accelerazione. La spesa al 30 ottobre - in progressivo aggiornamento sulla piattaforma ReGiS - si attesta a quota 58,6 miliardi e risulta in aumento di circa 17 miliardi di euro nel corso del 2024 rispetto all'anno precedente. La previsione del Governo è che il trend proseguirà per arrivare a chiudere l'anno con un incremento di 22 miliardi, per un totale di 64 miliardi di euro.
Circa 20 miliardi a fine novembre 2024 è invece la stima dei pagamenti relativi agli investimenti comunali fornita dal presidente Anci, Gaetano Manfredi, intervenuto in Cabina di regia sull'avanzamento del Piano. In base ai dati ReGiS di fine luglio 2024, i cantieri PNRR nei comuni e nelle città che risultano aperti o già conclusi sono pari al 78% del totale, contro una media del 63% per gli altri soggetti attuatori, mentre il dato SIOPE sulla spesa rivela un raddoppio dei pagamenti per investimenti comunali nel 2023 rispetto al 2017, ha dichiarato Manfredi.
Decisiva, a questo punto, sarà l'attuazione della norma del DL Omnibus che permette lo sblocco del 90% dell'importo a carico del PNRR, entro il termine di 30 giorni dalla data di ricevimento delle richieste di trasferimento da parte dei soggetti attuatori.
Per approfondire: Ultimo CdM di Fitto. L'attesa del successore e le sfide per Coesione e PNRR