L'intesa tra la Banca europea per gli investimenti (BEI) e Banca Etica, prima e tuttora unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica, contribuirà ad attivare investimenti nell’economia reale per almeno 165 milioni di euro per sostenere le PMI guidate da donne, i progetti realizzati nelle regioni della coesione, l'attivazione di migliori servizi e strumenti di emancipazione economica per i rifugiati.
Promuovere l'integrazione nel mondo del lavoro e migliori servizi per i rifugiati, facilitare l’accesso al credito alle imprese guidate da donne e sostenere progetti realizzati nelle regioni della coesione. Questi sono gli obiettivi principali dell'accordo da 60 milioni di euro siglato il 1° luglio da Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), e Anna Fasano, presidente di Banca Etica.
Come anticipato, si stima che l’operazione contribuirà a stimolare investimenti nell'economia reale per oltre 165 milioni di euro, creando un impatto positivo duraturo nella società.
Nello specifico, l'accordo è suddiviso in tre segmenti volti a supportare altrettante priorità. Il primo prevede che almeno il 30% delle risorse messe a disposizione dalla BEI sarà destinato a sostenere piccole e medie imprese (PMI) guidate da donne. Questo intervento mira a ridurre il divario di genere, offrendo alle donne imprenditrici maggiori opportunità di accesso a finanziamenti e strumenti di supporto per la crescita delle loro attività.
Il secondo segmento prevede che almeno il 30% dei fondi verrà destinato a progetti volti a migliorare le infrastrutture e i servizi sociali per i rifugiati, nonché a supportarne l’integrazione nel mondo professionale. Questo filone punta a creare condizioni di vita migliori e a favorire l’emancipazione economica dei rifugiati attraverso investimenti in abitazioni, istruzione e formazione professionale.
Infine, il terzo e ultimo segmento prevede che almeno il 30% delle risorse sarà destinato a progetti promossi da PMI che operano nelle Regioni di coesione, contribuendo a rafforzare il tessuto economico e sociale, creare opportunità di lavoro e ridurre le disparità regionali.
Inoltre, nell’ambito del programma Social Inclusive Finance Technical Assistance (SIFTA), la BEI fornirà anche servizi di assistenza tecnica gratuiti. Questi sono finanziati da InvestEU Advisory Hub e contribuiranno ad aiutare Banca Etica nell’allocazione delle risorse a favore delle PMI guidate da donne, dei servizi per i rifugiati e delle imprese operanti nelle regioni di coesione. Lanciato nel 2022, il programma SIFTA ha sostenuto circa 60 operatori di microfinanza e istituti di credito che investono in imprese a forte impatto sociale in oltre 20 paesi dell'Unione Europea, supportando la preparazione di investimenti, analisi del portafoglio e la creazione di una pipeline di operazioni.
"Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per sostenere tre pilastri cruciali per il futuro dell'Italia e dell'Europa: la parità di genere, migliori condizioni di vita e inclusione sociale per i rifugiati, e lo sviluppo economico del Mezzogiorno”, ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI. “Tramite il nostro supporto finanziario e i servizi di advisory, la BEI si impegna a sostenere l'economia reale, favorire uno sviluppo inclusivo e una società più equa e sostenibile”.
“Banca Etica ha nella sua mission l’impegno a finanziare l’economia sociale sostenendo le imprese e le persone maggiormente a rischio di esclusione finanziaria, tra cui le persone rifugiate e le donne. È importante per noi essere la prima banca italiana a stipulare un accordo con la BEI per fare ancora di più in questo campo e un riconoscimento del know-how specifico che abbiamo sviluppato in 25 anni di lavoro per l’erogazione di servizi finanziari a favore di iniziative dal forte impatto sociale che più difficilmente trovano credito nel sistema finanziario mainstream”, ha detto la presidente di Banca Etica, Anna Fasano.