Dal rafforzamento degli appalti pubblici come acceleratore di innovazione nel sistema pubblico-privato a un maggiore coinvolgimento delle imprese nella domanda pubblica: sono i punti centrali della collaborazione tra Consip S.p.A. e Confindustria per rendere più efficace l’interazione tra i fabbisogni delle amministrazioni pubbliche e le esigenze delle imprese.
Appalti innovativi: le call EIC per favorire l’incontro tra PA e PMI/startup innovative
Il nostro sistema economico è chiamato a sostenere il Paese nelle grandi trasformazioni in atto: dal cambiamento climatico all'invecchiamento della popolazione, dalle grandi innovazioni tecnologiche e digitali alla riorganizzazione delle catene globali del valore.
Il protocollo firmato da Consip S.p.A. e Confindustria si inquadra in questo contesto, con l’intento di dare una spinta propulsiva alla gestione di queste sfide: il sistema nazionale degli acquisti pubblici può, infatti, rappresentare un importante strumento di politica industriale e di crescita economica per il Paese e agire da leva di riqualificazione di domanda pubblica e offerta privata.
Tra gli obiettivi dell’accordo – siglato il 19 dicembre a Roma tra l’amministratore delegato di Consip S.p.A. Marco Mizzau e Confindustria, rappresentata dal Direttore Generale Raffaele Langella – vi sono:
- Il rafforzamento degli appalti pubblici come “acceleratore” di innovazione nel sistema pubblico-privato; un maggiore coinvolgimento delle imprese nella domanda pubblica; una conoscenza più approfondita del nuovo Codice dei contratti pubblici, anche in vista della digitalizzazione degli appalti.
- L’analisi congiunta di dati e tendenze sull’andamento di domanda e offerta, per conoscere le esigenze delle amministrazioni; favorire la ricostruzione delle filiere, la possibilità per le imprese di offrire prodotti tecnologicamente più avanzati o alternativi rispetto agli attuali fabbisogni, anche in un’ottica di riqualificazione della spesa.
- L’attivazione di iniziative di diffusione e promozione sul territorio, che coinvolgeranno imprese e associazioni aderenti a Confindustria.
Una comunione di intenti fra due realtà che, ciascuna nel proprio ruolo, sono centrali per il Sistema Paese.
Da un lato, Consip S.p.A. che - in qualità di centrale di committenza nazionale - gestisce ogni anno circa 25 miliardi di euro, pari a oltre l’1,3% del PIL italiano, con più di 500mila contratti stipulati tra 140mila imprese e 13.500 amministrazioni.
Dall’altro, Confindustria, la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, a cui aderiscono volontariamente oltre 150mila imprese di dimensioni piccole, medie e grandi, per un totale di oltre 5,3 milioni di addetti e un contributo al PIL del Paese pari al 34%.