Sale a 600 milioni di euro il plafond messo a disposizione da Intesa San Paolo per la cessione dei crediti di imposta del Supersismabonus 110% a sostegno degli interventi di ristrutturazione edilizia nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal terremoto del 2016.
A distanza di un mese e mezzo dalla firma del primo protocollo d'intesa tra il Commissario al sisma Guido Castelli e Intesa Sanpaolo, infatti, il 14 dicembre è stata annunciata una nuova iniezione di risorse nel plafond volto a favorire lo sblocco di crediti legati all’utilizzo del Supersismabonus (Superbonus 110% e Sismabonus) nei cantieri della ricostruzione del Centro Italia.
Obiettivo dell'intervento è incentivare e accelerare la ricostruzione del tessuto edilizio nei territori colpiti dal sisma del 2016 e quindi in ultima istanza contribuire al rilancio economico e sociale delle aree fortemente danneggiate dal terremoto.
L’operazione è resa possibile dalla deroga, prevista dal Governo e approvata dal Parlamento lo scorso aprile, che permette, per la ricostruzione degli edifici privati nelle quattro regioni colpite dal terremoto del 2016 - cioè Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria - la possibilità di beneficiare, fino a tutto il 2025, del Supersismabonus 110%, assistito sia dalla cessione del credito d’imposta che dallo sconto in fattura.
Nello specifico, con la sottoscrizione del protocollo di intesa, le parti intendono disciplinare i termini e le condizioni della reciproca collaborazione per rispondere al bisogno di rendere liquidi i crediti di imposta, acquisiti tramite lo sconto in fattura, alle imprese iscritte all’Anagrafe, costituita ai sensi dell’articolo 30, commi 6 e seguenti del DL 17 ottobre 2016 n. 189, convertito con modificazioni dalla Legge n. 229-2016.
L’obiettivo è quello di ottimizzare l’esposizione finanziaria e di concorrere al rafforzamento patrimoniale delle imprese cessionarie, propedeutico alle attività di recupero e di ricostruzione urbana.
I crediti che potranno essere acquistati sono riferiti agli interventi ammessi al Superbonus, effettuati o da effettuare, di ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli immobili per la riduzione del rischio sismico su edifici residenziali o unità immobiliari a destinazione abitativa per i quali sia stato accertato il nesso causale tra danno dell’immobile e l’evento sismico, situati in uno dei Comuni interessati da eventi sismici.
Le imprese iscritte all’Anagrafe potranno presentare a Intesa Sanpaolo la richiesta di accesso al plafond per la cessione dei crediti di imposta che sarà sottoposta a istruttoria e/o vagliata dall’Istituto di credito.
“Attraverso questo Protocollo saranno messi a disposizione ulteriori 300 milioni di euro, una cifra estremamente consistente che, ci auguriamo, determinerà la spinta decisiva per superare lo stallo, con conseguente congelamento delle pratiche, che si era determinato a seguito del blocco del mercato degli acquisti dei crediti d’imposta”, ha dichiarato il Commissario straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli. "Questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto non solo il governo, ma il sistema-Italia voglia sostenere l’incentivazione del Superbonus connesso alle pratiche da terremoto nel cratere 2016".