Chat with us, powered by LiveChatArriva il Fondo iGeneration per investimenti nelle residenze universitarie - FASI
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Arriva il Fondo iGeneration per investimenti nelle residenze universitarie

|Novità
20 aprile 2023

Foto di fauxels da PexelsInvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat) e CDP Real Asset SGR (Gruppo CDP) hanno annunciato l'avvio del Fondo iGeneration, che ha l'obiettivo di creare 1.800 posti letto in residenze universitarie che avranno anche coworking, hub per startup e per la ricerca. Il primo progetto sarà a Napoli, nell'ambito di un più ampio programma di rigenerazione urbana della città.

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Al via uno nuovo prodotto finanziario con una strategia di investimento socialmente responsabile. Gestito da InvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat) e partecipato dal Fondo Nazionale Abitare Sociale (FNAS - promosso da CDP Real Asset SGR) e da investitori istituzionali (come istituti di credito, fondazioni bancarie e casse nazionali di previdenza), il Fondo iGeneration, infatti, “si allinea con gli obiettivi perseguiti dall’Europa e dal nostro Paese, anche esplicitati nel PNRR, in tema di valorizzazione del settore delle residenze per studenti e giovani professionisti”, spiega Domenico Bilotta, Managing Director di InvestiRE SGR.

L’obiettivo del Fondo è dunque quello di contribuire a colmare il divario tra domanda e offerta ricettiva nel comparto abitativo universitario e professionale, collaborando sia con le fondazioni territoriali di origine bancaria sia con gli atenei di riferimento.

Come funziona il Fondo iGeneration di CDP e InvestiRE SGR?

“L’obiettivo del Fondo iGeneration - spiega sempre Bilotta - è quello di promuovere e sviluppare progetti ibridi e sostenibili di residenzialità con spazi complementari da destinare a diverse funzioni, tra cui anche il co-working, che supportano l’attrattività degli atenei presenti sul territorio, nonché quella dei principali distretti di innovazione del Paese. 

Il Fondo mira inoltre a promuovere un’offerta strutturata su linee di prodotto con differenti livelli di marginalità in grado di offrire una soluzione residenziale professionale, in linea con gli standard internazionali e a tariffe sostenibili”.

Come già accennato, al Fondo partecipano anche investitori istituzionali, inclusa Intesa San Paolo. Le sinergie con altri investitori - sottolineano i promotori - consentono di veicolare, inter alia, anche prodotti finanziari per facilitare l’accesso alla formazione universitaria, strumenti di cui potranno godere anche i futuri studenti e giovani lavoratori ospiti delle nuove strutture del Fondo iGeneration.

La piattaforma prevede un primo programma di investimento per complessivi 130 milioni circa, che saranno coperti (fino ad una quota massima del 50%) dal Fondo Nazionale per l'Abitare Sociale (FNAS), strumento di investimento a sostegno delle infrastrutture sociali, gestito da CDP Real Asset, che promuove interventi immobiliari caratterizzati da un elevato impatto sociale sul territorio e focalizzati sulle “3 S” dell’abitare sostenibile: social, student e senior housing. “I progetti in cui il FNAS investe hanno infatti l’obiettivo di fornire una risposta concreta alle nuove tendenze sociali quali l’evoluzione demografica della popolazione, la trasformazione delle strutture familiari e l’aumento delle disparità socioeconomiche e territoriali”, fanno sapere da Cassa depositi e prestiti.

Come ha spiegato Giancarlo Scotti, Direttore Immobiliare di CDP e Amministratore Delegato di CDP Real Asset SGR, “l’intervento del FNAS a supporto di nuova residenzialità universitaria accessibile di qualità avviene, a completamento dell’allocazione originaria delle risorse finanziarie di CDP, in una logica di addizionalità rispetto alle risorse finanziarie di matrice nazionale e territoriale raccolte dal Fondo”.

Dove investe il Fondo iGeneration?

Le iniziative immobiliari del Fondo iGeneration saranno realizzate su tutto il territorio nazionale in aree con un alto potenziale per la presenza di atenei di eccellenza. I nuovi progetti rappresenteranno virtuosi modelli di rigenerazione urbana per il territorio in cui ricadono, affiancandosi allo sviluppo di atenei universitari, hub e distretti di innovazione.

Il primo progetto interesserà la città di Napoli e riguarderà un immobile di oltre 15.000 metri quadri, situato nei pressi della Stazione Centrale: un progetto di trasformazione che si inserisce nel più ampio disegno di rigenerazione urbana nell’ambito del quadrante est della città. 

In tutta Italia, la gestione delle strutture sarà affidata a primari gestori selezionati tra i principali operatori del settore, nazionali e locali. Nel caso di Napoli, si tratta di CampusX, primario operatore nel settore della ricettività universitaria.

Foto di fauxels da Pexels

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