Contributi internazionalizzazione: il MISE seleziona i progetti in base allo score delle Camere di Commercio

|Novità|10 marzo 2022

Foto di fauxels da PexelsUn nuovo decreto serra i ranghi sui contributi alle Camere di commercio all’estero per realizzare programmi di internazionalizzazione per le PMI. D’ora in avanti infatti il MISE si baserà su uno score delle CCIE, selezionando quelle più performanti. Una novità che interessa anche le imprese destinatarie ultime dei progetti che, grazie alla misura, dovrebbero essere sempre più di qualità.

Come funziona il Fondo 394 per l'internazionalizzazione finanziato dal PNRR?

Sulla Gazzetta ufficiale del 9 marzo 2022 è stato pubblicato, infatti, il decreto del MISE del 30 novembre 2021 che stabilisce requisiti, criteri e modalità per la concessione dei contributi alle Camere di commercio italiane all'estero (CCIE) per l'esecuzione di progetti per l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.

La misura prende le mosse da quanto stabilito dall’ormai lontana L. 518-1970 e dai suoi successivi decreti di attuazione, adeguando la concessione dei contributi ai criteri ormai imprescindibili dell’efficienza e dell’efficacia dell’ente beneficiario.

Oltre a una gestione più corretta dei fondi pubblici, quindi, il decreto mira anche a finanziare soprattutto quei programmi promozionali che, in base allo score dell’ente attuatore (la CCIE), dovrebbero assicurare un servizio migliore alle PMI italiane interessate ai mercati esteri.

I programmi di internazionalizzazione delle PMI promossi dalle Camere italiane all’estero

Scorrendo la lista delle tipologie di attività che possono costituire un Programma promozionale promosso da una CCIE, è subito evidente come la qualità del soggetto attuatore possa fare la differenza in termini di effettiva efficacia del servizio sull’export delle imprese.

Le attività ammesse a contributo variano infatti dall’organizzazione di eventi promozionali (come la partecipazione alle fiere), a quella di missioni commerciali settoriali (incoming o outgoing di imprese, solo per citarne alcuni), passando poi per una sfilza di altri progetti (come l’assistenza e la consulenza alle imprese italiane; la formazione delle imprese; le azioni pubblicitarie e di relazioni pubbliche sul Made in Italy). Tutte attività in cui la professionalità del soggetto attuatore può fare la differenza.

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