Sono le principali misure previste dal Imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali (dl 73-2021) - pubblicato in Gazzetta ufficiale - che va ad includere 370mila nuove partite IVA nel programma di sostegno.
In continuità con il primo decreto Sostegni, il dl Sostegni bis intende aiutare partite IVA e lavoratori autonomi a far fronte alla crisi generata dall'emergenza sanitaria.
Le misure a sostegno di partite IVA, professionisti ed autonomi
- Decreto Sostegni: indennizzi ed esoneri contributivi
- Decreto Sostegni bis: contributi e reddito di ultima istanza
Decreto Sostegni: indennizzi ed esoneri contributivi per partite IVA e professionisti
Il dl Sostegni estende i contributi a fondo perduto destinati agli operatori economici colpiti dalle restrizioni per limitare il rischio dei contagi, eliminando i codici Ateco e includendo anche i professionisti iscritti agli ordini. Cambiano anche i requisiti per accedere ai ristori, senza più distinzione tra zone (gialla, arancione e rossa) e con un periodo di riferimento più ampio - su base annuale - per calcolare le perdite di fatturato.
L'ammontare dei contributi è articolato secondo 5 fasce di indennizzo, che variano in base alla differenza di fatturato rilevata tra il 2019 e il 2020, che deve essere pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Questo nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.
L'importo dell'indennizzo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro. Inoltre, anche le startup potranno accedere ai ristori.
Il decreto Sostegni, poi, rifinanzia con 10 milioni di euro il Fondo per il reddito di ultima istanza e incrementa da 1 a 2,5 miliardi lo stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti, previsto dalla Manovra 2021. Fronte legge di Bilancio, tra l'altro, il governo Draghi dovrà dare attuazione anche all'Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), ribattezzata CIG autonomi, da sperimentare nel triennio 2021-2023, rivolta ai lavoratori autonomi della gestione separata Inps.
Infine, il ddl di conversione del decreto Sostegni introduce la sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti a carico dei professionisti nei confronti della pubblica amministrazione, in caso di impedimento dovuto al Covid-19.
Nel dettaglio, la sospensione dei termini per adempiere decorre dall’inizio dell’impedimento fino a 30 giorni dopo la sua cessazione. L’impedimento, relativo a “motivi connessi all’infezione da Covid”, consiste:
- nel ricovero in ospedale;
- nella permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
- nella quarantena con sorveglianza attiva.
La fine del periodo di sospensione dei termini è individuata nella data di dimissione dalla struttura sanitaria, o della conclusione della permanenza domiciliare o della quarantena.
Decreto Sostegni bis: contributi e reddito di ultima istanza
Per le partite IVA tornano i contributi a fondo perduto anche nel Sostegni bis, ma con una serie di novità.
Per coloro che hanno già beneficiato dei contributi a valere sul primo decreto Sostegni, l'erogazione dei nuovi ristori avverrà in automatico.
Viene poi introdotto un contributo 'alternativo' - da richiedere online all'Agenzia delle Entrate - nel caso in cui l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.
Infine, il dl 73-2021 prevede l'accesso al Fondo per il reddito di ultima istanza in favore dei lavoratori danneggiati dal virus COVID-19 - istituito dal dl Cura italia - anche per i professionisti con disabilità.
Per approfondire: I contributi a fondo perduto nel dl Sostegni bis
Consulta il testo del decreto-legge n. 73-2021 in Gazzetta ufficiale