Partite IVA e professionisti: nel dl Sostegni bis contributi e reddito di ultima istanza

|Novità|26 maggio 2021

Partite IVA ristori covid-19Sono le principali misure previste dal Imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali (dl 73-2021) - pubblicato in Gazzetta ufficiale - che va ad includere 370mila nuove partite IVA nel programma di sostegno.

Cosa prevede il dl Sostegni bis

In continuità con il primo decreto Sostegni, il dl Sostegni bis intende aiutare partite IVA e lavoratori autonomi a far fronte alla crisi generata dall'emergenza sanitaria.

Le misure a sostegno di partite IVA, professionisti ed autonomi

Decreto Sostegni: indennizzi ed esoneri contributivi per partite IVA e professionisti

Il dl Sostegni estende i contributi a fondo perduto destinati agli operatori economici colpiti dalle restrizioni per limitare il rischio dei contagi, eliminando i codici Ateco e includendo anche i professionisti iscritti agli ordini. Cambiano anche i requisiti per accedere ai ristori, senza più distinzione tra zone (gialla, arancione e rossa) e con un periodo di riferimento più ampio - su base annuale - per calcolare le perdite di fatturato.

L'ammontare dei contributi è articolato secondo 5 fasce di indennizzo, che variano in base alla differenza di fatturato rilevata tra il 2019 e il 2020, che deve essere pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Questo nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.

L'importo dell'indennizzo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro. Inoltre, anche le startup potranno accedere ai ristori.

Il decreto Sostegni, poi, rifinanzia con 10 milioni di euro il Fondo per il reddito di ultima istanza e incrementa da 1 a 2,5 miliardi lo stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti, previsto dalla Manovra 2021. Fronte legge di Bilancio, tra l'altro, il governo Draghi dovrà dare attuazione anche all'Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), ribattezzata CIG autonomi, da sperimentare nel triennio 2021-2023, rivolta ai lavoratori autonomi della gestione separata Inps.

Infine, il ddl di conversione del decreto Sostegni introduce la sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti a carico dei professionisti nei confronti della pubblica amministrazione, in caso di impedimento dovuto al Covid-19.

Nel dettaglio, la sospensione dei termini per adempiere decorre dall’inizio dell’impedimento fino a 30 giorni dopo la sua cessazione. L’impedimento, relativo a “motivi connessi all’infezione da Covid”, consiste: 

  • nel ricovero in ospedale; 
  • nella permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
  • nella quarantena con sorveglianza attiva.

La fine del periodo di sospensione dei termini è individuata nella data di dimissione dalla struttura sanitaria, o della conclusione della permanenza domiciliare o della quarantena.

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Decreto Sostegni bis: contributi e reddito di ultima istanza

Per le partite IVA tornano i contributi a fondo perduto anche nel Sostegni bis, ma con una serie di novità.

Per coloro che hanno già beneficiato dei contributi a valere sul primo decreto Sostegni, l'erogazione dei nuovi ristori avverrà in automatico.

Viene poi introdotto un contributo 'alternativo' - da richiedere online all'Agenzia delle Entrate - nel caso in cui l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.

Infine, il dl 73-2021 prevede l'accesso al Fondo per il reddito di ultima istanza in favore dei lavoratori danneggiati dal virus COVID-19 - istituito dal dl Cura italia - anche per i professionisti con disabilità.

Per approfondire: I contributi a fondo perduto nel dl Sostegni bis

Consulta il testo del decreto-legge n. 73-2021 in Gazzetta ufficiale