C'è ancora tempo per partecipare alla call "Borghi in Festival – Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori", a cura del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, volta al finanziamento di festival culturali che favoriscano il benessere e migliorino la qualità della vita degli abitanti dei borghi italiani. Domande entro il 29 gennaio.
L'emergenza coronavirus ha portato ad una rivalutazione del turismo di prossimità da parte degli italiani, rivelatosi un’opportunità per sostenere l’economia locale, promuovere il patrimonio nazionale, e visitare località ancora sconosciute, come i borghi.
In questo contesto si inserisce il bando "Borghi in Festival", una nuova iniziativa, frutto di un accordo tra Direzione Generale Creatività Contemporanea e Direzione Generale Turismo del Mibact, per incentivare progetti di rigenerazione dei territori e per rafforzare e integrare l'offerta turistica e culturale nei borghi italiani all’insegna della sostenibilità, dell’accessibilità e dell’innovazione.
Dopo il bando per la riqualificazione dei centri storici, questa call del Mibact, che può contare su un budget complessivo pari a 750mila euro, punta a:
- promuovere e sostenere la qualità e le eccellenze dei territori, per valorizzarne le risorse culturali, ambientali e turistiche;
- creare opportunità per il miglioramento sociale ed economico, anche attraverso l’incubazione di imprese culturali, creative e innovative di comunità;
- promuovere e sostenere contenuti innovativi nelle attività di educazione e formazione;
- rafforzare l’offerta turistica e culturale dei territori;
- sviluppare approcci progettuali integrati pubblico-privato.
"I borghi d’Italia rappresentano non solo la storia e l’identità del nostro Paese, ne sono l’essenza e la linfa diffusa su tutto il territorio. Essi sono un patrimonio di cultura, arte e storia. Tenerli vivi significare preservare questo patrimonio e quel museo diffuso che è il valore aggiunto della nostra offerta turistica", ha spiegato Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al Turismo del Mibact.
Chi può partecipare al bando Borghi in Festival
Il concorso è rivolto ai Comuni con una popolazione residente fino a 5mila abitanti, ovvero fino a 10mila abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse.
I Comuni che rispettano i criteri specifici possono partecipare singolarmente o in rete tra loro, ed anzi il bando intende favorire progettualità basate su approcci integrati, e sono tenuti a costituire partenariati con almeno un ente non profit e con almeno un soggetto co-finanziatore.
"Puntiamo alla rigenerazione dei territori come spazi di sperimentazione, in cui attivare modelli di economia innovativi, equilibrati, sostenibili, strettamente connessi con le comunità locali. L’obiettivo è fare poi una mappatura delle buone pratiche di rigenerazione che emergeranno in modo tale che le competenze acquisite in un borgo possano essere trasferite ad un altro borgo", ha dichiarato la sottosegretaria Mibact Anna Laura Orrico.
Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75mila euro per i Comuni che partecipano singolarmente, di 250mila euro per i Comuni che partecipano in rete.
I progetti presentati potranno prevedere, tra le varie attività, eventi quali incontri, seminari, laboratori; attività di formazione e accompagnamento di percorsi formativi; realizzazione di piattaforme o applicativi digitali nonché di strumenti di comunicazione non digitali ma innovativi; attività culturali e creative con particolare attenzione all’innovatività; mostre, opere, rassegne incentrate sulla promozione del dialogo intergenerazionale, interculturale e sociale; eventi innovativi per la fruizione del patrimonio culturale.
I partecipanti avranno 60 giorni per l’elaborazione dei progetti, che dovranno pervenire entro il 29 gennaio 2021. I festival vincitori potranno essere realizzati da aprile a luglio 2021.
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