Promuovere e valorizzare il patrimonio culturale a supporto del settore turistico nel Sud Italia. È questo l’obiettivo del bando Borghi e Centri storici lanciato dal MIBACT, rivolto ai Comuni delle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
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Per incrementare l’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione, la strategia è quella di migliorare il decoro urbano con l’introduzione di sistemi innovativi per l’accoglienza turistica, anche attraverso il recupero funzionale di immobili e spazi pubblici.
A disposizione 20 milioni di euro a valere sul Programma di Azione e Coesione Complementare al PON Cultura e Sviluppo (FESR) 2014-2020 e 10 milioni di euro a valere sul Piano operativo “Cultura e Turismo” (FSC) 2014-2020.
Borghi e centri storici: chi può partecipare?
I Comuni che intendono presentare domanda di finanziamento a valere sulle risorse del FESR possono avere una popolazione residente fino a 5mila abitanti; oppure fino a 10mila abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), se si intendono richiedere le risorse del FSC.
Gli interventi per i quali è possibile richiedere il finanziamento riguardano opere, servizi e attività culturali per progetti tra cui: la realizzazione di percorsi ciclabili e/o pedonali per la connessione e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale; l’erogazione dei servizi di informazione e comunicazione per l’accoglienza e la realizzazione di attività e servizi artistici (installazioni, videoproiezioni, digital art, land art, ecc.), in luoghi potenzialmente interessanti sotto il profilo turistico.
Le azioni ammissibili possono riguardare immobili o spazi del patrimonio storico non più utilizzati, da rifunzionalizzare, non completati, in stato di degrado o abbandono purché siano ubicati nel borgo o nel centro storico e di proprietà del Comune o demanio dello Stato o di altra amministrazione pubblica.
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Finanziamenti concedibili ai Comuni
Il finanziamento massimo concedibile per ciascun Comune ammonta a 1 milione di euro, così ripartito:
- 850 mila euro per la realizzazione di opere, servizi, anche innovativi, e attività culturali per il miglioramento del decoro urbano e il recupero delle forme originarie e storiche del tessuto urbano e delle emergenze architettoniche, il potenziamento delle condizioni di accessibilità, la dotazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile, l’erogazione di servizi e sistemi, anche innovativi ed ecologici, per l’accoglienza turistica anche attraverso il recupero funzionale di immobili e spazi pubblici;
- 150 mila euro per i servizi di architettura e ingegneria e per la elaborazione dei piani economico finanziari e dei piani gestionali.
Il contributo a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili per la realizzazione degli interventi, non è cumulabile con altri finanziamenti pubblici nazionali, regionali o comunitari, per le stesse spese ammissibili e per gli interventi oggetto della proposta.
Le domande dovranno essere presentate entro il 14 aprile 2020.