Nel 2025 le famiglie con figli a carico potranno godere di un assegno unico più sostanzioso, per effetto della rivalutazione annuale correlata all'aumento del costo della vita. Lo rende noto l’INPS che, con una circolare ad hoc, ha pubblicato le tabelle con l’adeguamento degli importi e le relative soglie ISEE.
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Aumentano, anche se di poco, gli importi dell’assegno unico per il 2025, con una conseguente modifica delle relative soglie ISEE per ottenerlo. È quanto emerge dalla nuova circolare dell'INPS, in cui vengono fornite le tabelle aggiornate.
Come previsto dalla normativa di riferimento per la misura (decreto legislativo n. 230/2021), la cifra che spetta alle famiglie deve essere adeguata ogni anno in base all’inflazione. Come per altre prestazioni dello stesso Istituto, la rivalutazione degli importi avviene in base alla variazione dell’indice del costo della vita, ossia dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, che come per il 2025 è pari allo 0,8 per cento.
Dai requisiti necessari alle modalità per presentare le domande, ecco come funziona la misura volta a sostenere i nuclei familiari con figli a carico.
Assegno unico per figli a carico 2025: requisiti e importi
L’assegno unico e universale (AUU) è la principale misura a sostegno della genitorialità in Italia. Introdotta dal Dlgs n. 230/2021, è in vigore da marzo 2022, cioè da quando ha preso il posto degli assegni per il nucleo familiare (ANF).
Si tratta di un sostegno economico per le famiglie con figli a carico indipendentemente dalla condizione lavorativa e dal reddito. Il sussidio può essere richiesto con apposita domanda e viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni del figlio.
Per i figli maggiorenni, il contributo è riconosciuto solo nel caso in cui si rispetti almeno una delle seguenti condizioni:
- frequentano l’università o corsi di formazione scolastica o professionale;
- svolgono un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8 mila euro annui;
- sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolgono il servizio civile universale.
Per i figli disabili, invece, non c’è un limite di età.
In quanto misura "universale", l'AUU può essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore a 45.939,56 euro per il 2025. In questo caso, saranno corrisposti gli importi minimi previsti dalla normativa.
Per poter ottenere l’assegno unico non è necessario rispettare determinati limiti di reddito. Tuttavia, i beneficiari non ricevono tutti lo stesso importo. Il valore della prestazione, infatti, varia sulla base di determinati fattori che sono: il valore ISEE del nucleo familiare; il numero di figli a carico e la loro età; eventuali maggiorazioni riconosciute.
Nello specifico, la somma che viene erogata dall’INPS ogni mese è composta da una quota variabile e una quota a titolo di maggiorazioni. La prima è determinata in modo progressivo in base all'ISEE del nucleo familiare, mentre la seconda è variabile in base a un serie di parametri da valutare caso per caso.
Per il 2025, l’importo base della prestazione per figlio minorenne, senza alcuna maggiorazione, parte da un minimo di 57,50 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 45.939,56 euro, fino a un massimo di 201 euro per chi ha un ISEE fino a 17.227,33 euro. Come anticipato in premessa, queste cifre sono frutto della rivalutazione annuale degli importi calcolata sulla base dei dati sui prezzi al consumo (pari allo 0,8 per cento per l'anno in corso). C'è, quindi, un piccolo aumento del contributo rispetto al 2024, quando l’importo era compreso tra un minimo di 57 euro e un massimo di 199,40 euro.
Come detto, all’importo base della prestazione devono essere sommate le varie maggiorazioni previste dalla normativa. Per quest'anno, sono previsti degli aumenti riservati alle seguenti casistiche: in caso di figli con disabilità; dal terzo figlio in poi; per i figli di madri con meno di 21 anni d’età; in caso del bonus secondo percettore di reddito. A queste categorie si aggiungono anche altre possibili maggiorazioni. Tra queste: i nuclei con figli di età inferiore a un anno; nuclei familiari con almeno tre figli e indicatore ISEE, neutralizzato ai fini AU, pari o inferiore a 45.939,56; nuclei familiari con almeno quattro figli a carico. I valori della maggiorazione spettante sono indicati nella tabella con i valori ISEE allegata alla circolare INPS n. 33/2025.
Nella stessa comunicazione l'Istituto ricorda che quest’anno è l’ultimo per l’applicazione della maggiorazione transitoria, introdotta per le prime 3 annualità della prestazione in favore delle fasce di ISEE più basse che nel 2021 percepivano l’assegno per il nucleo familiare (ANF) in presenza di figli minori. Questa sarà applicata solo per i mesi di gennaio e febbraio 2025.
Assegno unico 2025: come fare domanda e i pagamenti
Per ottenere l'assegno unico, i genitori devono inviare un’apposita domanda all’INPS, utilizzando i vari canali a disposizione: tramite la piattaforma online dell'Istituto, con l’App INPS Mobile, rivolgendosi agli Istituti di patronato, chiamando il contact center INPS al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico).
Guardando ai requisiti per richiedere il sussidio, possono fare domanda tutte le categorie di cittadini e cittadine: lavoratrici e lavoratori dipendenti (sia del settore pubblico sia del privato), autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati. Al momento della presentazione dell'istanza e per tutta la durata del beneficio, è necessario che il richiedente sia in possesso congiuntamente dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. È possibile consultare i dettagli sulla pagina web dedicata del portale dell’INPS.
La richiesta deve essere presentata da chi riceve la prestazione per la prima volta oppure da chi ha una domanda con stato "respinta, revocata o decaduta" o nel caso di rinuncia. La domanda ha una durata annuale. Ad ogni modo, per tutti i beneficiari che già ricevono l’assegno con una domanda in corso di validità, la prestazione viene comunque rinnovata automaticamente senza il bisogno di presentare una nuova domanda.
I genitori sono però tenuti a comunicare all’INPS eventuali variazioni nelle informazioni indicate nella domanda (ad esempio la nascita di altri figli, la modalità di pagamento), tramite la presentazione di una DSU aggiornata. Per quest'anno, le famiglie hanno tempo fino al 28 febbraio per presentare il valore ISEE aggiornato al 2025 così da continuare a ricevere tutto l’importo spettante nel corso dell’anno. Senza un modello aggiornato al 2025, infatti, dal 1° marzo l’assegno unico sarà erogato con l’importo minimo (57,50 euro).
Inoltre, per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno 2025, l’assegno unico spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo. Per quelle successive al 30 giugno l'aiuto viene erogato a partire dal mese successivo a quello di presentazione ed è determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.
In merito ai pagamenti, il sussidio fornito nel mese di gennaio ha come riferimento i valori in vigore nel 2024, mentre gli assegni con importi aggiornati al 2025 saranno erogati a partire dalla mensilità di febbraio. La rivalutazione della somma erogata a gennaio sarà invece conguagliata con la mensilità di marzo.
I chiarimenti INPS sull'Assegno unico universale
Nel tempo l'INPS ha fornito diversi chiarimenti sull'Assegno unico.
Come anticipato in premessa, con la circolare n. 33 del 4 febbraio 2025 l’Istituto ha fornito la tabella con i nuovi importi dell’assegno unico per il 2025 e le relative soglie ISEE aggiornate.
In precedenza, il messaggio n. 258 del 19 gennaio 2024 dell'INPS ha definito le nuove regole di fruizione dell'Assegno unico rivolte ai percettori del vecchio Reddito di Cittadinanza, in virtù dell'entrata in vigore dell’Assegno di Inclusione (ADI) dal 1° gennaio 2024.
L'Ente previdenziale, con la circolare n. 2632 del 12 luglio 2023, ha specificato che - a seguito delle modifiche introdotte dalla Manovra 2023 al Reddito di cittadinanza - l’assegno unico e universale non sarà più erogato d’ufficio, come è avvenuto sinora, insieme al sussidio di povertà. Quindi, le famiglie che hanno diritto alla prestazione di AUU anche dopo la scadenza delle sette mensilità del RdC, dovranno presentare una domanda per il riconoscimento dell’assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza dell'aiuto.
Con la circolare n. 41 del 7 aprile 2023, l'INPS ha riassunto tutte le novità introdotte dall'ultima legge di Bilancio a proposito dell'assegno unico e pubblica le tabelle con gli importi del trattamento e le relative soglie ISEE aggiornate. L'Istituto, inoltre, ricorda le istruzioni per la presentazione del valore ISEE per l'anno in corso.
Nel messaggio n. 1265 del 3 aprile 2023 l'Istituto ha comunicato l'introduzione del nuovo simulatore per calcolare l’importo dell’assegno unico, che prende in considerazione anche le maggiorazioni previste dalla legge di Bilancio 2023. Lo strumento è stato aggiornato con nuove funzioni a supporto di presentazione e gestione delle domande.
Con il messaggio n. 174 del 17 febbraio 2023, l'INPS ha fornito dei chiarimenti a proposito della maggiorazione dell'assegno unico nel caso di genitori rimasti vedovi nel periodo di fruizione dell’agevolazione. L'importo extra spetterà nell’annualità in cui si è verificata la morte del genitore lavoratore e verrà attribuita in maniera automatica per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2022.
Dal 1° marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 - febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di assegno unico per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza dover presentare una nuova domanda. Questi dovranno solamente aggiornare la DSU e revisionare la richiesta in caso di cambiamenti della situazione familiare. La richiesta va presentata solamente da chi accede alla prestazione per la prima volta o non ha una richiesta in corso di validità. Lo ha chiarito lo stesso Istituto con la circolare n. 132 del 15 dicembre 2022.
Con il messaggio n. 3518 del 27 settembre 2022, l'INPS ha fornito alcune specifiche riguardo le novità normative introdotte dalla legge di conversione del decreto Semplificazioni alla disciplina dell’assegno unico e universale per i figli a carico. Le nuove regole di determinazione dell’importo spettante si applicano con decorrenza da marzo 2022 e rendono dunque talvolta necessario un ricalcolo delle differenze.
Lo stesso Istituto, con il messaggio n. 2951 del 25 luglio 2022, ha dettagliato i titoli di soggiorno da ritenersi utili per l’ammissione al sussidio dei genitori stranieri.
La domanda di assegno unico universale per i figli può essere inviata e consultata anche tramite l’app 'Inps Mobile' per smartphone e tablet. A comunicarlo è stato l'INPS, con il messaggio n. 2925 del 22 luglio 2022.
Con il messaggio n. 1714 del 20 aprile 2022, l'INPS ha fornito ulteriori precisazioni sulla misura di sostegno e sui criteri di spettanza. Nello specifico, il chiarimento si sofferma sulla maggiorazione dell’importo riconosciuta ai nuclei in cui lavorano entrambi i genitori e in caso di nuclei familiari numerosi, fornendo inoltre delucidazioni per quel che riguarda il riconoscimento dell'assegno ai genitori separati e ai figli maggiorenni.
La circolare INPS n. 34 del 28 febbraio 2022 ha fornito le prime istruzioni amministrative e procedurali in relazione agli effetti che l’introduzione dell’assegno unico produce sulla disciplina dell’assegno per il nucleo familiare (ANF). In particolare, si esplicita che in assenza di figli per i quali spetta l'assegno unico universale, potranno comunque essere richiesti gli ANF, ma limitatamente agli altri componenti del nucleo in possesso dei requisiti di legge.
Con la circolare n. 23 del 9 febbraio 2022 l'INPS si è soffermata sui criteri generali di spettanza e sui requisiti dei beneficiari, precisando anche i termini di decorrenza e le modalità di erogazione della misura. Nello stesso documento, inoltre, l'Istituto fornisce dei chiarimenti a proposito di alcuni aspetti della normativa ai fini della determinazione dell’importo e dell’erogazione.
Precedentemente, in data 31 dicembre 2021, sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono state pubblicate due distinte informative, predisposte congiuntamente con l’Inps, indirizzate rispettivamente una ai datori di lavoro e l'altra ai dipendenti e ai lavoratori autonomi. Oltre al riepilogo della norma, queste comunicazioni forniscono i dettagli per la corresponsione e la fruizione dell’assegno universale.
A queste due informative si affianca il messaggio dell'Inps n. 4748 del 31 dicembre 2021, in cui vengono date le prime istruzioni operative per fare domanda di accesso all'assegno unico 2022.