La Conferenza Stato-Città ha raggiunto l’intesa per ripartire tra Comuni e Province i primi 500 milioni previsti dal dl Agosto per continuare ad erogare i servizi ai cittadini. Via libera anche al riparto di 40 milioni tra i Comuni più colpiti dal Covid, in linea con quanto stabilito dal decreto Rilancio.
Il contrasto alla crisi economica e sociale causata dalla pandemia si sta portando avanti su vari fronti. A quelli più noti della tutela dell’occupazione e del sostegno delle imprese, se ne affianca uno che potrebbe sembrare “più tecnico”, ma che invece interessa la vita di tutti i cittadini. Si tratta degli Enti locali e delle misure varate nei diversi decreti anti-Covid di questi mesi per permettere a Città e Province di continuare ad erogare i servizi essenziali, nonostante la riduzione delle entrate nelle casse comunali, come la TOSAP o l'IMU, necessaria per permettere alle imprese di avere più liquidità in tasca.
L’accordo raggiunto il 15 ottobre in Conferenza Stato-Città è quindi una notizia positiva per i cittadini italiani che potranno continuare a beneficiare di quei servizi che in genere vengono erogati dal proprio Comune, in un momento in cui la crisi economica morde e l'intervento dello Stato è essenziale.
“Il Governo continua ad essere accanto ai Comuni, che rappresentano i primari datori di servizi ai cittadini”, ha infatti dichiarato il sottosegretario all'Interno Achille Variati a margine della riunione. “Dopo i circa i 6 miliardi già distribuiti nei mesi scorsi - ha infatti spiegato Variati - saranno assegnati ulteriori 40 milioni in favore dei Comuni più colpiti dall’emergenza Covid-19 e 500 milioni destinati alla spesa sociale ed al trasporto scolastico di Comuni e Province”.
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Via libera ai primi 500 milioni del dl Agosto
Nella riunione del 15 ottobre, la Conferenza ha pertanto dato l’ok al decreto che distribuisce la prima rata dei fondi del dl Agosto. Si tratta di 500 milioni di euro che verranno ripartiti nel modo seguente:
- 250 milioni per le esigenze aggiuntive dei Comuni in fatto di spesa sociale;
- 150 milioni sempre ai Comuni, per le spese collegate al trasporto scolastico;
- 100 milioni alle Province.
L'utilizzo effettivo dei fondi dipenderà però dalla situazione dei singoli Comuni - specifica il ministero dell’Interno in una nota - che infatti, “in base alle loro esigenze finanzieranno gli interventi più necessari alla singola realtà locale”.
I 500 milioni fanno capo al Fondo per l'esercizio delle funzioni degli enti locali del decreto Agosto, che ha incrementato di 1.470 milioni di euro per l’anno 2020 le risorse già previste dal dl Rilancio.
A questa prima ripartizione seguiranno, dunque, altri decreti per il riparto della quota restante del Fondo.
Ok al decreto con i 40 milioni ai Comuni più colpiti dalla prima ondata di Covid
Sempre nella seduta del 15 ottobre, la Conferenza Stato-Città ha anche stabilito come ripartire i 40 milioni di euro stanziati per il 2020 dal decreto Rilancio per finanziare interventi di sostegno economico e sociale in favore dei “Comuni individuati come zona rossa o compresi in una zona rossa, nonché per quelli di cui si è registrata la maggiore incidenza di contagi e decessi comunicati dal ministero della salute e accertati fino al 30 giugno 2020”.
Le risorse sono dunque quelle dell’articolo 112-bis del dl Rilancio che il Parlamento aveva aggiunto in fase di conversione in legge del decreto per sostenere quei Comuni delle zone rosse che in primavera erano stati molto colpiti dal virus ma che non erano rientrati nel primo Fondo varato questo motivo.