Enti territoriali: i fondi del dl Rilancio

|Approfondimenti|31 luglio 2020

Dl rilancio: le misure per la PA: Photocredit: Davide M da PixabayIl dl Rilancio prevede misure per sostenere la funzionalità di enti locali e Regioni, alle prese con un aumento della spesa e una contemporanea diminuzione del gettito fiscale dopo lo stop al pagamento dei tributi da parte delle imprese. Su questo fronte le ultime novità riguardano il riparto di una porzione del Fondo da 1,5 miliardi per le Regioni. Ecco a chi sono state assegnate le risorse.

> Cosa prevede il decreto rilancio

Anche se è un fronte meno noto, la crisi creata dalla pandemia sta colpendo duramente anche gli enti territoriali che, mentre assistono ad una lievitazione delle spese per interventi a sostegno della comunità, subiscono al contempo riduzioni considerevoli alle proprie entrate per il taglio delle tasse voluto dal governo per sostenere le imprese. A ciò si aggiunge una copiosa fuoriuscita di risorse per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione a favore delle imprese creditrici.

Per questo il governo ha varato una serie di misure che mirano a mantenere “in salute” gli enti locali e le regioni, permettendo loro di continuare ad erogare servizi alla cittadinanza. Interventi che oggi, davanti ad una crisi economica senza precedenti e ad un aumento notevole della disoccupazione, sono più che mai necessari.

La parte del leone è sicuramente rappresentata dai 12 miliardi di euro di pagamenti dei debiti di enti locali e regioni, reso possibile dalla creazione di un "Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili" sia nel settore sanitario che negli altri comparti. A ciò si aggiungono una serie di altri interventi, legati dal fil rouge di assicurare agli enti le risorse necessarie per i servizi che in genere erogano. 

Durante l’iter di conversione in legge del decreto Rilancio, il Parlamento ha mantenuto integra la struttura degli interventi per le amministrazioni del territorio, aggiungendo però sia ulteriori fondi sia nuove misure.  

Dopo l’approvazione della legge di conversione a metà luglio, si apre la fase dell'approvazione dei numerosi decreti attuativi necessari per rendere operative le misure. L’ultimo in ordine di tempo è quello del 24 luglio del Ministero dell’economia (MEF) che assegna una porzione del Fondo da 1,5 miliardi destinato alle Regioni.

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