Terzo settore: torna il bando per l’assegnazione dei beni confiscati

|Novità|12 dicembre 2023

Terzo settore - Photo credit: Foto di carlaborella da PixabayFino ai primi di marzo, gli enti del Terzo settore possono candidarsi per la gestione di un’ottantina di beni confiscati alla mafia, nei quali realizzare progetti di prevenzione, cura e riabilitazione in materia di dipendenze. Oltre alla concessione gratuita dell’immobile per 10 anni, il bando prevede anche un contributo a fondo perduto per lo start-up dei progetti migliori.

Beni confiscati – nuove linee guida Anbsc accelerano assegnazione

L’avviso in questione è quello gestito dall'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità (ANBSC). Dopo una prima sperimentazione ormai tre anni fa, il Viminale e l’ANBSC hanno infatti deciso di procedere con una seconda edizione del bando che punta alla valorizzazione dei beni confiscati alla mafia a vantaggio della collettività, grazie alla loro assegnazione ad enti del Terzo settore.

Come funziona il bando per l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia

L'Italia è stato il primo Paese al mondo a prevedere il riutilizzo sociale dei beni confiscati grazie alla Legge Rognoni La Torre. Tradizionalmente tali beni sono stati affidati per lo più ad amministrazioni statali e regionali o ad Enti locali. Nel 2020, invece, l’ANBSC ha deciso di ricorrere a un bando che, andando oltre a questa tradizionale platea dei beneficiari, ha voluto coinvolgere nella gestione anche gli organismi del Terzo settore. Si è trattato - spiegano dal Viminale - di un’esperienza che ha avuto un esito positivo, che ha visto l’assegnazione di 260 beni finalizzati alla realizzazione di 68 progetti di varia natura, dall’area sociale a quella culturale.

Sulla scia di tale esperienza, l’ANBSC ha pubblicato un nuovo bando che questa volta assegna 83 lotti, sparsi per 14 regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta.

Al di là della posizione geografica del bene, il meccanismo di assegnazione dell’immobile è sempre lo stesso. Sulla base delle proposte progettuali presentate entro il 1° marzo 2024, l’ANBSC redigerà una graduatoria. Ai migliori progetti saranno assegnati i beni in concessione gratuita per 10 anni, affitto rinnovabile per una sola volta dopo un controllo da parte dell’Agenzia.

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