Fino ai primi di marzo, gli enti del Terzo settore possono candidarsi per la gestione di un’ottantina di beni confiscati alla mafia, nei quali realizzare progetti di prevenzione, cura e riabilitazione in materia di dipendenze. Oltre alla concessione gratuita dell’immobile per 10 anni, il bando prevede anche un contributo a fondo perduto per lo start-up dei progetti migliori.
Beni confiscati – nuove linee guida Anbsc accelerano assegnazione
L’avviso in questione è quello gestito dall'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità (ANBSC). Dopo una prima sperimentazione ormai tre anni fa, il Viminale e l’ANBSC hanno infatti deciso di procedere con una seconda edizione del bando che punta alla valorizzazione dei beni confiscati alla mafia a vantaggio della collettività, grazie alla loro assegnazione ad enti del Terzo settore.
Come funziona il bando per l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia
L'Italia è stato il primo Paese al mondo a prevedere il riutilizzo sociale dei beni confiscati grazie alla Legge Rognoni La Torre. Tradizionalmente tali beni sono stati affidati per lo più ad amministrazioni statali e regionali o ad Enti locali. Nel 2020, invece, l’ANBSC ha deciso di ricorrere a un bando che, andando oltre a questa tradizionale platea dei beneficiari, ha voluto coinvolgere nella gestione anche gli organismi del Terzo settore. Si è trattato - spiegano dal Viminale - di un’esperienza che ha avuto un esito positivo, che ha visto l’assegnazione di 260 beni finalizzati alla realizzazione di 68 progetti di varia natura, dall’area sociale a quella culturale.
Sulla scia di tale esperienza, l’ANBSC ha pubblicato un nuovo bando che questa volta assegna 83 lotti, sparsi per 14 regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta.
Al di là della posizione geografica del bene, il meccanismo di assegnazione dell’immobile è sempre lo stesso. Sulla base delle proposte progettuali presentate entro il 1° marzo 2024, l’ANBSC redigerà una graduatoria. Ai migliori progetti saranno assegnati i beni in concessione gratuita per 10 anni, affitto rinnovabile per una sola volta dopo un controllo da parte dell’Agenzia.