La durata del Partenariato Europeo per la Ricerca e l’Innovazione nell’area del Mediterraneo (PRIMA) si allunga di tre anni, fino al 2027. Aumenta di 105 milioni di euro il budget e, grazie alla proroga, si va verso una prosecuzione dei bandi previsti dalla Partnership.
Tutti i meccanismi di finanziamento e i fondi europei per l’ambiente
Scopo del partenariato per la ricerca e l'innovazione nell'area del Mediterraneo (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area – PRIMA) è sviluppare nuove soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse idriche e per la produzione alimentare nell'area del Mediterraneo.
PRIMA, il partenariato ricerca e innovazione nel Mediterraneo
Cos'è PRIMA, il partenariato per la ricerca e l'innovazione nel Mediterraneo
Il partenariato è stato lanciato con il coinvolgimento di 19 Paesi, di cui 11 Stati membri (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) e 8 Paesi extra UE (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia e Turchia) del bacino del Mediterraneo.
Il budget iniziale di PRIMA ammonta ad oltre 500 milioni di euro - di cui 220 milioni di euro provenienti da Horizon 2020 e 300 milioni di euro dai paesi partecipanti (tra cui l’Italia) - per un periodo di 10 anni. Oltre a supportare la ricerca di eccellenza, PRIMA promuove il dialogo e la cooperazione fra i Paesi euro-mediterranei per uno sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo nel tempo.
La struttura del programma
Per capire come funzionano i bandi PRIMA è necessario conoscere la struttura del programma, che si articola in tre sezioni.
Le call che rientrano nella sezione 1 sono valutate e selezionate dalla Fondazione PRIMA - che ha sede a Barcellona -, seguendo le regole di partecipazione del programma Horizon 2020.