Con il via libera di Bruxelles alle porte, Elettricità Futura, ANEV e Coordinamento FREE chiedono di accelerare la pubblicazione del decreto rinnovabili e del primo bando per aste e registri.
Inviato alla Commissione europea il 23 gennaio, il testo del decreto rinnovabili aspetta solo il via libera di Bruxelles per vedere finalmente la luce.
Una volta ottenuta la luce verde, si tratta di accelerare i tempi, chiedono Elettricità Futura, ANEV e Coordinamento FREE, che in una nota congiunta si dicono certe che il decreto FER 1 “verrà valutato positivamente dalla Commissione europea.
“L’auspicio è che il decreto, lungamente atteso dall’intera filiera delle rinnovabili, possa essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale nelle prossime settimane per permettere al settore elettrico di riprendere finalmente a investire, dopo diversi anni di rallentamento, rinviando eventualmente al secondo decreto rinnovabili, il cosiddetto decreto FER 2, le questioni irrisolte”.
Allo stesso tempo le associazioni chiedono di “accelerare per quanto possibile la predisposizione del primo bando per aste e registri, recuperando in questo e nei bandi successivi i contingenti inizialmente previsti per il mese di gennaio”.
Il decreto rinnovabili “rappresenta il primo fondamentale tassello per avviare un ciclo di investimenti di oltre 80 miliardi di euro fino al 2030 in impianti di generazione, reti e sistemi di accumulo, con le imprese elettriche italiane in prima linea nel percorso di decarbonizzazione dell’economia nazionale”, concludono Elettricità Futura, ANEV e Coordinamento FREE.
Le date (presunte) dei bandi
La pubblicazione del primo bando era prevista a fine gennaio. Una missione che si preannunciava impossibile.
In base alle date indicate nel decreto i bandi successivi (otto) verranno pubblicati a maggio e settembre di quest’anno, e ancora il 31 gennaio, il 31 maggio e il 30 settembre 2020, e per chiudere il 31 gennaio e il 31 maggio 2021.
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Chi può partecipare
Gli impianti che accedono ai meccanismi di incentivazione, previa partecipazione a procedure pubbliche per la selezione dei progetti da iscrivere in appositi registri nei limiti di specifici contingenti di potenza, devono essere:
- di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW;
- oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1MW;
- oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW.
Gli impianti di potenza inferiore ad 1 MW accedono agli incentivi tramite registro, mentre quelli di potenza superiore tramite procedure competitive di aste al ribasso per la definizione del livello di incentivazione, nei limiti di contingenti di potenza.
I bandi saranno suddivisi in 3 gruppi:
- il primo (gruppo A) dedicato a fotovoltaico ed eolico;
- il secondo (gruppo B) a impianti idroelettrici, geotermoelettrici, impianti a gas residuati dei processi di depurazione ed impianti alimentati da gas di discarica;
- il terzo (gruppo C) rivolto a impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici oggetto di rifacimento totale o parziale.
Gli “aggregati costituiti da più impianti” appartenenti allo stesso gruppo possono partecipare sia alle procedure per l’iscrizione ai registri che alle aste.
Nel primo caso gli aggregati devono avere una potenza unitaria superiore a 20 KW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia inferiore a 1MW; nel caso, invece, della partecipazione alle procedure d’asta, gli aggregati devono avere una potenza unitaria non inferiore a 20 KW e non superiore a 500 KW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia uguale o superiore a 1 MW.
Iscrizione al registro e procedure d’asta: quali sono i contingenti
Per l’iscrizione al registro, la potenza messa a disposizione in ogni bando è pari a:
- Primo bando (data di apertura: 31 gennaio 2019): 45 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Secondo bando (data di apertura: 31 maggio 2019): 45 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Terzo bando (data di apertura: 30 settembre 2019): 100 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Quarto bando (data di apertura: 31 gennaio 2020): 100 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 10 MW per il gruppo C;
- Quinto bando (data di apertura: 31 maggio 2020): 120 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 20 MW per il gruppo C;
- Sesto bando (data di apertura: 31 agosto 2020): 120 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 20 MW per il gruppo C;
- Settimo bando (data di apertura: 31 gennaio 2021): 120 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 20 MW per il gruppo C;
- Ottavo bando (data di apertura: 31 gennaio 2021): 120 MW per il gruppo A, 100 MW per il gruppo A-2, 10 MW per il gruppo B, 20 MW per il gruppo C.
Per quanto riguarda invece le procedure d’asta, la potenza messa a disposizione in ogni bando è pari a:
- Primo bando (data di apertura: 31 gennaio 2019): 500 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
- Secondo bando (data di apertura: 31 maggio 2019): 500 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 70 MW per il gruppo C;
- Terzo bando (data di apertura: 30 settembre 2019): 700 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 60 MW per il gruppo C;
- Quarto bando (data di apertura: 31 gennaio 2020): 700 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 60 MW per il gruppo C;
- Quinto bando (data di apertura: 31 maggio 2020): 700 MW per il gruppo A, 10 MW per il gruppo B, 80 MW per il gruppo C;
- Sesto bando (data di apertura: 31 agosto 2020): 800 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 100 MW per il gruppo C;
- Settimo bando (data di apertura: 31 gennaio 2021): 800 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 100 MW per il gruppo C;
- Ottavo bando (data di apertura: 31 gennaio 2021): 800 MW per il gruppo A, 20 MW per il gruppo B, 100 MW per il gruppo C.