Oltre 100 milioni di euro complessivi da parte della fondazione Bill & Melinda Gates e della Commissione UE per il Piano europeo per gli investimenti esterni con cui Bruxelles intende sostenere i Paesi dell'Africa e del Vicinato.
La Fondazione Bill & Melinda Gates ha annunciato un contributo di circa 40,9 milioni di euro in forma di finanziamenti e di ulteriori 10,2 milioni di euro in assistenza tecnica da investire tramite il PIE - Piano europeo per gli investimenti esterni - nell'ambito di progetti d'investimento nel settore sanitario in Africa.
Accogliendo con favore la notizia del contributo da parte della Fondazione Gates, la Commissione europea ha inoltre annunciato di voler integrare tali risorse con ulteriori 50 milioni di euro, per una cifra complessiva di 100 milioni di euro.
Unendo le risorse, si legge in una nota ufficiale di Bruxelles, si vogliono incoraggiare ulteriori investimenti privati finalizzati al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e moltiplicare più rapidamente i progetti che danno risultati positivi.
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La collaborazione tra UE e Fondazione Gates in materia di salute fa seguito segue un'altra iniziativa comune, annunciata il 12 dicembre 2017 in occasione del vertice "One Planet" di Parigi, per sostenere lo sviluppo di strumenti e tecniche a favore dei piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo. Attraverso quest'altra iniziativa, la Commissione erogherà 270 milioni di euro e la Fondazione Bill & Melinda Gates 244,7 milioni di euro.
L'Unione europea rappresenta un terzo degli investimenti esteri diretti in Africa, ha commentato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Si tratta di risorse che servono a "favorire la crescita e l'occupazione in entrambi continenti"; tuttavia, ha aggiunto il numero uno dell'Esecutivo europeo, "occorre fare di più per migliorare il contesto in cui operano le imprese e fornire una piattaforma che aiuti le aziende innovative africane a crescere". Ciò, ha concluso Juncker, richiede "il pieno coinvolgimento sia del settore privato che di quello filantropico".