A due mesi dal terremoto in Centro Italia, il MIUR stanzia 15,6 milioni per le scuole. Ritocchi per il decreto ricostruzione.
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> Edilizia scolastica – un istituto su dieci ha lesioni strutturali
Due mesi dopo il sisma di magnitudo 6 che ha colpito il Centro Italia, arrivano nuove risorse per i territori, mentre un avviso di rettifica modifica il decreto ricostruzione.
MIUR: 15 milioni per le scuole
Il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini annuncia lo stanziamento di 15,6 milioni di euro per le scuole dei Comuni interessati dal terremoto.
Edilizia in primo piano, con 3,5 milioni per il finanziamento di indagini diagnostiche sugli elementi strutturali e non strutturali dei solai e controsoffitti delle scuole. Risorse cui vanno ad aggiungersi 4,1 milioni per interventi di carattere strutturale e di adeguamento a norma degli edifici scolastici più danneggiati dal sisma e 3,8 milioni di euro per interventi di adeguamento sismico delle scuole delle quattro regioni colpite (fondi ex Protezione Civile).
Altri 4,2 milioni di euro saranno destinati all'offerta formativa. Di questi, 1,7 milioni saranno utilizzati per continuare a garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche curricolari ed extra curricolari, i trasporti scolastici, l'allestimento e arredo delle aule e degli ambienti supplementari, i libri di testo e il materiale didattico anche digitale, i servizi di refezione e quelli di accessibilità per alunni e studenti disabili.
Con 1,6 milioni saranno finanziati interventi integrativi per il progetto ‘La Scuola al centro’, che propone l'allungamento dell'orario di apertura degli istituti oltre i tempi tradizionali della didattica - anche in estate - per contrastare la dispersione scolastica e i fenomeni di disagio sociale, con particolare attenzione alle periferie nelle Regioni colpite dal sisma. Altri 600mila euro saranno utilizzati per la realizzazione di progetti volti a ripristinare l’attività didattica ordinaria e ridurre il disagio sociale. E i restanti 350mila euro verranno impiegati per un piano di attività motorie, la partecipazione ai campionati studenteschi, ai mondiali International School Sports Federation e per l’acquisto di arredi o attrezzature per le attività sportive.
In accordo con la Protezione civile e con l’Istituto nazionali di geofisica e vulcanologia, il MIUR ha presentato inoltre un piano di formazione rivolto alle scuole dei territori interessati, per fornire informazioni utili alla gestione del rischio sismico, alla conoscenza del proprio territorio e alla sicurezza degli edifici. E sempre in accordo con il dipartimento della Protezione civile, il Ministero sta valutando le soluzioni proposte e sta procedendo al montaggio dei moduli, privilegiando le scuole il cui l’anno scolastico è iniziato nelle tende.
Partita infine un'iniziativa per la diffusione nelle aree colpite dal sisma delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD) che ha visto già la realizzazione di due eventi e che garantirà anche la presenza di fablab mobili.
In Gazzetta ufficiale rettifiche al decreto ricostruzione
L'avviso di rettifica, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 22 ottobre, sopprime due commi dell'articolo 6 del decreto-legge n. 189-2016, riguardante gli interventi per la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma.
Per la precisione, si tratta dei commi 5 e 6 dell'articolo in questione. Viene meno dunque il passaggio riguardante gli immobili non adibiti ad abitazione principale, la cui percentuale di contribuzione scende al 50%, fatta eccezione per quelli ricompresi all'interno di unità minime di intervento (UMI) in centri storici e borghi caratteristici. Eliminato anche il passaggio successivo: “Il contributo concesso è al netto dell'indennizzo assicurativo o di altri contributi pubblici comunque percepiti dall'interessato”.