Neutralità tecnologica, innovazione e ricerca: la ricetta del Governo per la nuova strategia sulle rinnovabili.
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“Dobbiamo realizzare entro il 2017 la nuova strategia sulle rinnovabili che tiene conto delle linee guida europee”, annuncia il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a margine del convegno ‘The future of energy. Towards a sustainable development’, organizzato da The European house Ambrosetti e Eni.
La nuova strategia sulle rinnovabili
A pochi mesi dal decreto ministeriale del 23 giugno 2016 per la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici - che, lo ricordiamo, mette a disposizione 435 milioni di euro all’anno a favore dei nuovi impianti che verranno selezionati nel 2016 – il MISE lavora a una nuova strategia sulle energie green.
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Maggiore neutralità tecnologica, spazio per innovazione e ricerca sono gli ingredienti della nuova strategia: “il mercato” delle rinnovabili “è in continua innovazione e non possono essere considerate come come mere commodity”.
“Abbiamo iniziato il dialogo con la Commissione europea” e il piano, annuncia il ministro, “dev’essere varato entro la fine di quest’anno”.
Il piano per i combustibili alternativi
Il ministro ha poi ricordato l'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto in attuazione della direttiva Ue 2014/94 sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, che offrirà ad una grande spinta a diffondere una tecnologia come quella del gas e del metano nei distributori che l'Italia possiede, “anche in una misura rilevante”, e che è compatibile con una riduzione delle emissioni.
La finalità della direttiva 2014/94 è ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti: il testo stabilisce requisiti minimi per l’infrastrutturazione per i combustibili alternativi, da attuare grazie ai quadri strategici nazionali predisposti dagli Stati membri.
Il decreto approvato dal CdM disciplina le misure necessarie a garantire la costruzione e l’esercizio di un’infrastruttura per i combustibili alternativi e per l’attuazione delle specifiche tecniche comuni per tale infrastruttura. Il decreto fissa come obbligatori gli obiettivi per elettricità e gas naturale (GNL, gas naturale liquefatto e GNC, gas naturale compresso), mentre sono facoltativi gli obiettivi per idrogeno (per il quale sono previste misure solo in via sperimentale) e gpl.
Sono previsti inoltre, a tutela dei consumatori, specifici obblighi relativi alle informazioni, che devono essere chiare, circa i combustibili che possono essere utilizzati in un veicolo, mediante un’etichettatura standardizzata, oltre a indicazioni nei punti di ricarica e rifornimento.
GSE: proposte per manutenzione e ammodernamento impianti non FV
Fino al 6 ottobre, annuncia intanto il GSE, tutti gli operatori e i soggetti interessati possono inviare contributi e proposte utili alla predisposizione delle procedure per la manutenzione e l’ammodernamento degli impianti a fonti rinnovabili incentivati diversi dal fotovoltaico.
Come disposto dall’articolo 30 del decreto 23 giugno 2016, le procedure intendono salvaguardare l’efficienza del parco di generazione e, al contempo, evitare comportamenti che possano causare indebiti incrementi della spesa di incentivazione.
Il documento dovrà, inoltre, contribuire al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e assicurare che i consumatori gravati dagli oneri dell’incentivazione ottengano il massimo beneficio in termini di energia rinnovabile immessa nel sistema elettrico.
I soggetti interessati possono trasmettere i loro contributi all’indirizzo e-mail [email protected].
Photo credit: Daniele Zanni via URL non più disponibile / CC BY-NC-SA