Campania - FSE 2014-2020, bando per occupazione femminile

|Novità|19 aprile 2016

10 milioni di euro per promuovere azioni che favoriscano la partecipazione femminile al mercato del lavoro.

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Arriva per la Campania il primo bando del POR FSE 2014-2020, con uno stanziamento di 10 milioni di euro, di cui 5 milioni a valere sul’Asse I Occupazione, Obiettivo Specifico 3, e 5 milioni a valere sull’Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Specifico 9.

L'avviso è volto alla realizzazione di Accordi Territoriali di Genere tra soggetti pubblici e privati finalizzati a promuovere un sistema territoriale integrato di azioni a supporto della partecipazione femminile al mercato del lavoro.

Beneficiari del bando sono le Reti Territoriali promotrici dell’Accordo Territoriale di Genere, composte da un numero minimo di 3 ad un massimo di 5 soggetti, tra:

  • gli Ambiti Territoriali della Campania, e cioè le ripartizioni del territorio regionale coincidenti con i distretti sanitari o loro multipli, purché rientranti nella medesima ASL (come definiti nell'art. 19 della legge regionale n. 11/2007),
  • le imprese e i consorzi di imprese;
  • le associazioni di categoria, i sindacati e gli enti bilaterali, di rilevanza provinciale e regionale;
  • i soggetti del terzo settore (come definiti nell'art. 13 della legge regionale n. 11/2007),
  • gli altri soggetti pubblici o privati interessati.

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Gli interventi ammissibili ai contributi del POR FSE

Ogni proposta deve prevedere tre interventi:

  • Intervento 1: realizzazione del piano di comunicazione finalizzato alla promozione dell’Accordo Territoriale di Genere e alla diffusione delle attività previste dal progetto;
  • Intervento 2: realizzazione di spazi dedicati all’erogazione di servizi di sostegno all’occupabilità femminile;
  • Intervento 3: erogazione di buoni servizio per l’acquisto di posti in servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini di età compresa tra 3 e 12 anni e a bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi.

La proposta progettuale può avere un valore massimo di 200mila euro così suddivise:

  • un massimo di 20mila euro per l’Intervento 1,
  • un massimo di 80mila euro per l’Intervento 2;
  • un massimo di 100mila euro per l’Intervento 3.

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