La Commissione propone un piano da 700 milioni di euro per fornire assistenza rapida nelle crisi umanitarie all'interno dell'Ue.
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In controtendenza con quanto previsto finora dalla normativa comunitaria, la Commissione europea lancia oggi una proposta di regolamento, a firma del presidente Jean-Claude Juncker e del commissario per gli Aiuti umanitari Christos Stylianides, che prevede il sostegno finanziario d'emergenza per le crisi umanitarie all'interno dei confini dell'Unione.
L'iniziativa arriva in risposta alla grave emergenza rifugiati che la Grecia sta vivendo ormai da mesi. Una situazione ulteriormente aggravatasi negli ultimi giorni, quando la Macedonia ha iniziato a bloccare il passaggio di migliaia di persone alle frontiere, dopo la reintroduzione (insieme a Slovenia, Croazia e Serbia) del regime delle quote d'ingresso.
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Per la messa a punto delle azioni di emergenza sarà necessario sviluppare uno strumento con un budget dedicato che permetta all'Ue di fornire sostegno finanziario ai suoi partner umanitari in modo tempestivo.
A livello economico, la Commissione propone dunque un budget triennale di 700 milioni di euro, di cui 300 milioni da stanziare nel 2016 e 200 milioni rispettivamente nel 2017 e 2018. Le risorse proverranno da altre voci del bilancio Ue e saranno principalmente destinate alle organizzazioni umanitarie che operano nei territori coinvolti dalle crisi. Nel caso della Grecia, quindi, a soggetti quali l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e la Croce Rossa.
Con questa proposta, ha commentato Christos Stylianides, l'Ue sarà in grado di "fornire assistenza molto più velocemente di prima" nelle crisi sul territorio Ue. A questo punto, ha aggiunto il commissario, "chiedo ai governi degli Stati membri e al Parlamento europeo di appoggiare rapidamente la proposta".
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Per la prima volta nella sua storia, aveva commentato ieri il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas in una riunione al Parlamento europeo, l'Unione mobilita “risorse, legislazione e denaro che consentiranno all'Europa di agire e all'interno dell'Unione stessa, non solo nelle crisi nel Terzo Mondo".
Photo credit: Mustafa Khayat via URL non più disponibile / CC BY-ND