La Camera ha approvato definitivamente il disegno di legge per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare
L'Italia si dota per la prima volta di una normativa specifica per la tutela e la valorizzazione della biodiversità in campo agroalimentare. L'Aula della Camera ha approvato definitivamente il disegno di legge in materia, dopo le modifiche apportate dal Senato alla versione licenziata dai deputati nel dicembre scorso.
Si tratta di una normativa che riconosce agli agricoltori il ruolo di presidio dei territori e di custodi della biodiversità, ha commentato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, sottolineandone la funzione di coronamento del percorso avviato con l'Expo di Milano.
Il primo obiettivo del disegno di legge è quello di istituire un vero e proprio sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare, articolato attorno a quattro strumenti operativi:
- un'Anagrafe della biodiversità, in cui saranno indicate tutte le risorse risorse genetiche locali a rischio di estinzione e di erosione genetica,
- un Comitato permanente, che garantirà il coordinamento delle azioni tra i diversi livelli di governo;
- una Rete nazionale, composta dalle strutture locali, regionali e centrali, dagli agricoltori e dagli allevatori custodi, che si occuperà di preservare le risorse genetiche;
- un Portale nazionale, che unirà le banche dati contenenti le risorse genetiche presenti su tutto il territorio nazionale.
La legge prevede l'adozione di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo e l'istituzione di un Fondo di tutela diretto a sostenere finanziariamente le azioni degli agricoltori e degli allevatori in questo ambito, con una dotazione di 500mila euro annui a decorrere dal 2015.
L'utilizzo del Fondo è ammesso anche per la concessione di indennizzi ai produttori agricoli che hanno subito danni provocati da forme di contaminazione da organismi geneticamente modificati (Ogm) coltivati in violazione dei divieti in vigore a livello nazionale.
Inoltre, nel quadro delle attività del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, il Ministero dovrà prevedere per ciascun anno uno stanziamento dedicato a finanziare progetti innovativi sulla biodiversità agraria e alimentare, proposti da enti pubblici e privati, individuati mediante procedura ad evidenza pubblica.
Tra gli aspetti più rilevanti del testo vi è poi la decisione di intervenire sul Codice della proprietà industriale, stabilendo che non sono oggetto di brevetto le varietà vegetali iscritte all'Anagrafe nazionale della biodiversità agraria e alimentare, né le varietà dalle quali discendono produzioni contraddistinte dai marchi di denominazione di origine protetta, di indicazione geografica protetta o di specialità tradizionali garantite e da cui derivano i prodotti agroalimentari tradizionali.
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Il disegno di legge per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare
Aggiornamento 14.12.2015
Sulla Gazzetta ufficiale del 11.12.2015 è stata pubblicata la URL non più disponibile
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