Scopo dell'intervento, previsto dalla Strategia italiana per la banda ultralarga e dal PNRR, è aumentare la copertura delle reti radiomobili nelle isole minori. A disposizione ci sono oltre 45 milioni di euro; ecco chi può partecipare e come.
Il Piano isole minori è uno dei cinque interventi previsti dal Recovery plan per sostenere la transizione digitale del paese; l'obiettivo specifico è dotare le isole minori di un backhauling sottomarino in fibra ottica.
Cosa finanzia il Piano isole minori?
Il Piano, la cui attuazione è affidata a Infratel Italia S.p.a, finanzia la realizzazione di interventi infrastrutturali per la banda ultralarga nelle isole minori, per un ammontare massimo di 60,5 milioni di euro (comprensivi di IVA) a valere sulle risorse del Fondo sviluppo e coesione per il periodo 2014-2020. I fondi potranno essere utilizzati a titolo di anticipo rispetto al finanziamento a carico del PNRR.
Entrando nel merito degli interventi, il Piano prevede la realizzazione delle attività necessarie per dotare le isole minori di un backhaul ottico abilitante lo sviluppo della banda ultralarga, l'incremento della copertura delle reti radiomobili e che assicuri, anche, l'evoluzione verso i servizi 5G.
Il backhaul ottico dovrà essere accessibile a tutti gli operatori mediante punti di accesso al Backhaul Sottomarino (P.A.B.S.) che sono stati individuati in base al criterio della minore distanza dalle dorsali ottiche esistenti, dall'eventuale Punto di consegna neutro (P.C.N.), se presente nell'isola, e dall'approdo del cavo sottomarino.
Gli interventi dovranno essere realizzati in alcune isole minori, dove i collegamenti sono inadeguati allo sviluppo della banda ultralarga:
La realizzazione delle infrastrutture è gestita con procedure di gara, in conformità con il Codice degli appalti, per la fornitura in opera di reti in fibra ottica sottomarine, comprensive dei relativi approdi e dei collegamenti alle dorsali ottiche già presenti sulla terraferma.
Proprietario delle infrastrutture realizzate dagli aggiudicatari sarà lo Stato, che le gestirà attraverso Infratel.