Un progetto europeo, a guida italiana, vuole produrre idrogeno verde da biomasse e rifiuti catturando la CO2

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Investimenti
|08 luglio 2021Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Si chiama GICO ed è un progetto finanziato con i fondi del programma Horizon 2020 che vede l’Università Guglielmo Marconi nel ruolo di coordinatore ed ENEA tra i partner scientifici. Quasi 400 milioni di fondi europei per rendere l’industria digitale, green e resiliente

Finanziato dal programma Horizon 2020 con circa 4 milioni di euro, il progetto svilupperà la prossima generazione di tecnologie per le energie rinnovabili che formeranno la ‘spina dorsale’ del sistema energetico al 2030 e al 2050.

Il team ENEA parteciperà al progetto GICO occupandosi delle attività sperimentali per la produzione di idrogeno verde da gassificazione di biomasse, con cattura di CO2 mediante sorbenti solidi. Saranno sviluppati impianti a biomasse residue di piccola e media taglia (500 - 5.000 kWe) che utilizzeranno da 2 a 20 tonnellate di scarti al giorno disponibili a livello locale, secondo un approccio di utilizzo sostenibile e circolare delle risorse. “In questo modo, riusciremo a convertire in risorsa energetica quello che altrimenti sarebbe uno scarto, quando non un rifiuto da smaltire, attribuendogli nuovo valore economico e ambientale”, sottolinea Donatella Barisano, ricercatrice ENEA del laboratorio di processi termochimici per la valorizzazione di biomasse, residui e rifiuti.

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